Ciao a tutti e benvenuti! Oggi voglio parlarvi di un concetto giapponese che, come psicoterapeuta, trovo profondamente affascinante e utile per il nostro benessere interiore: il Wabi sabi.
Il wabi sabi è un’idea semplice, ma potente: è la celebrazione della bellezza imperfetta, incompleta e impermanente. Nella nostra cultura, spesso ossessionata dalla perfezione e dalla performance, il wabi sabi ci invita a fermarci e ad abbracciare ciò che è autentico, naturale e umano, con tutte le sue imperfezioni.
Pensate, per esempio, a una tazza di ceramica rotta e riparata con la tecnica giapponese del kintsugi, che usa oro liquido per riempire le crepe. Questo non nasconde il danno, ma lo valorizza, rendendo ogni frattura parte della storia unica di quell’oggetto. Allo stesso modo, nella nostra vita, le nostre “crepe” – le difficoltà, le ferite, i fallimenti – non sono qualcosa da nascondere, ma aspetti da integrare e trasformare in risorse preziose.
In terapia, vedo spesso persone che lottano con un senso di inadeguatezza o di colpa per non essere “abbastanza”. Viviamo in un mondo che ci spinge a essere sempre più veloci, più belli, più produttivi. Ma il wabi sabi ci insegna che l’essenza della bellezza risiede proprio in ciò che è autentico, anche se imperfetto.
Imparare ad accettare l’imperfezione può migliorare la nostra salute mentale. Può aiutarci a ridurre lo stress, a coltivare relazioni più autentiche e, soprattutto, a vivere con maggiore compassione verso noi stessi. Perché, alla fine, non siamo perfetti, ma siamo interi.
Quindi, vi invito a portare un po’ di wabi sabi nella vostra vita: lasciate che le vostre imperfezioni parlino, trovate la bellezza nelle piccole cose e nelle loro impermanenze, e ricordate che anche le vostre crepe possono brillare d’oro.
Se questo messaggio vi risuona, fatemelo sapere nei commenti e condividete la vostra esperienza con l’imperfezione. Grazie per essere stati qui con me, e ricordate: wabi sabi è un modo di vedere il mondo che può davvero cambiarci la vita. Alla prossima!
(Autore: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo)
(Foto e video: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo)
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