Vinitaly, Zaia: “I dazi rischiano di spianare la strada alle imitazioni di prodotti italiani”

Dazi, dazi e ancora dazi: è questa – senza ombra di dubbio – la parola più usata, almeno a livello politico, all’edizione 2025 del Vinitaly. E comunque non poteva essere altrimenti considerato che l’aumento dei prezzi voluto dal presidente degli USA Donald Trump è stato comunicato a meno di due giorni dal taglio del nastro della rassegna vitivinicola più importante d’Italia.

Il problema non sembra essere solamente l’aumento dei prezzi del vino che dall’Italia arriva oltre oceano, ma anche la possibilità che questi spianino la strada a tutti quei prodotti che, nel nome, imitano le eccellenze italiane: “I dazi potrebbero avere anche l’effetto indiretto di incrementare l’italian sounding – osserva il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – ovvero tutta quell’imitazione dei prodotti agroalimentari. C’è il rischio che nei prossimi mesi tutti questi prodotti aumentino”.

“L’Europa deve rispondere ai dazi ma con cognizione di causa – conclude il governatore del Veneto – visto e considerato che la BCE dice che bisogna valutare bene come comportarsi e che misure non ponderate potrebbero causare ulteriori danni”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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