Il Veneto è entrato ufficialmente in fascia 5 (dai 2.500 ai 6 mila pazienti) rispetto al tema dei ricoveri mentre per le terapie intensive la Regione è in fascia 4.
Considerando le singole Province: Belluno è in fase 5 con i ricoveri e in fase 4 con le terapie intensive; Padova è in fase 4 con i ricoveri e con le terapie intensive; Treviso è in fase 5 con i ricoveri e in fase 4 con le terapie intensive; Venezia è in fase 4 con i ricoveri e le terapie intensive, Vicenza è in fase 5 con i ricoveri e in fase 4 con le terapie intensive; Verona sta entrando in fase 5 con i ricoveri e in fase 4 con le terapie intensive con tendenza ad andare in fase 5; Rovigo sta lasciando la fase 3 con i ricoveri ed è in fase 3 con le terapie intensive.
In Veneto ci sono circa 2.800 letti occupati tra pazienti ricoverati in area non critica e pazienti in terapia intensiva per Covid (le dimensioni sono quelle di cinque grandi ospedali).
Continua quindi la pressione sugli ospedali e la Regione sta andando avanti con assunzioni e concorsi nel settore sanitario.
Il presidente Zaia ha spiegato che le Regioni attendono la convocazione del governo per confrontarsi sul futuro Dpcm e sul tema della stagione invernale, fondamentale per una Regione che ha molti impianti sciistici.
Il governatore Zaia ha ribadito che in Veneto la salute viene prima di tutto ma l’aspetto economico legato alla stagione invernale ha ricadute importanti anche dal punto di vista sociale per una montagna che si spopola ogni anno sempre di più.
Zaia ha fatto un appello al comitato tecnico scientifico nazionale affinché guardi con attenzione le linee guida prodotte dalle Regioni alpine per una ripartenza in sicurezza delle attività legate agli sport invernali.
Per il presidente della Regione Veneto, se il governo decide di chiudere gli impianti sciistici ci vuole certezza sui ristori.
Rispetto all’ordinanza di ieri, Zaia ha precisato che per le medie e grandi strutture di vendita ci deve essere un cliente ogni 20 metri quadrati (dai calcoli sono esclusi i dipendenti e gli operatori del locale) e tutte le strutture con più di 40 metri quadri devono avere un cliente ogni venti metri quadri, esclusi i dipendenti e gli operatori.
Anche la Regione Veneto, nella conferenza stampa di oggi nella sede della Protezione civile regionale, ha ricordato la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne.
È stata ribadita l’importanza di sensibilizzare la popolazione su questa piaga sociale che è andata avanti anche durante l’emergenza Covid con tante violenze perpetrate dentro le mura domestiche.
Questi i dati di oggi, mercoledì 25 novembre, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 2.714.890 tamponi molecolari (16.297 tamponi molecolari in più di ieri), 837.947 test rapidi (30 mila test rapidi in più nelle ultime 24 ore che, sommati ai tamponi molecolari, portano al numero di 46.243), 130.076 positivi dall’inizio dell’emergenza (2.660 positivi in più nelle ultime 24 ore), 2.529 ricoverati in area non critica (77 in più nelle ultime 24 ore), 324 terapie intensive (4 terapie intensive in più di ieri), 45.687 persone in isolamento (7.275 persone in più nelle ultime 24 ore), 3.429 morti in totale (76 persone in più nelle ultime 24 ore) e 6.586 dimessi (102 persone sono state dimesse nelle ultime 24 ore).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it