Ritrovato il corpo di un soldato austroungarico. Gaio (Battaglia del Solstizio): “Stupito da questa scoperta”

Una scoperta che non si sarebbe mai aspettato è stata quella fatta nei giorni scorsi da Giorgio Gaio, giovane componente dell’associazione “Battaglia del Solstizio” di Nervesa della Battaglia.

Il giovane si trovava nelle zone del Monte Pertica, nel Vicentino, intento nell’attività di ricerca storica con l’impiego del metal detector, attività rigorosamente autorizzata da uno specifico patentino regionale.

“Sono andato lì in compagnia di un mio amico, Gianmarco Comaron di Alano di Piave, e di Denis Alessi, che fa parte di un’altra associazione simile alla mia – ha raccontato -. Ad un certo punto ho trovato un cucchiaio di alluminio: il metal detector continuava però suonare e, successivamente, ho ritrovato delle ossa“.

Da lì è scattato subito l’allarme ai Carabinieri di Solagna (Vicenza), trattandosi di una salma senza testa. “Non c’era la piastrina, ma ho capito che si trattava del corpo di un soldato austroungarico dagli oggetti che lo circondavano, ovvero dal tipo di proiettili e da un bottone da coccarda con le iniziali che rimandavano all’imperatore Francesco Giuseppe – ha continuato -. Poi c’erano un bottone della divisa, degli scarponi e una spilla da berretto tipicamente austroungarici”.

Oggi Giorgio Gaio è ritornato sul luogo del ritrovamento, stavolta accompagnato dalla sua associazione e dai Carabinieri, trattandosi, a tutti gli effetti, di una riesumazione.

Ci sono voluti anche l’ok e l’autorizzazione da parte della magistratura per procedere con tutte le operazioni, svolte nel rispetto delle leggi.

“La salma verrà portata nella Caserma dei Carabinieri e, successivamente, ricondotta nella parte austriaca dell’Ossario del Monte Grappa – ha fatto sapere -. Sicuramente c’è stato molto stupore per questo ritrovamento: è una cosa rarissima, ma che rende onore alla nostra attività”.

Certamente questo episodio getta maggior luce sulla necessità nel territorio di associazioni come quella della Battaglia del Solstizio e delle loro attività di ricerca sul campo.

(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: per gentile concessione di un lettore)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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