Nel mondo odierno, ci troviamo ad affrontare sfide sanitarie sempre più complesse e globali. L’invecchiamento della popolazione, i cambiamenti climatici e la globalizzazione stanno mettendo a dura prova i sistemi sanitari tradizionali, le cui fragilità sono state ulteriormente esposte dalla recente pandemia di COVID-19. Di fronte a queste sfide, emerge un nuovo paradigma: la salute sostenibile, un approccio olistico che potrebbe trasformare radicalmente il modo in cui concepiamo e manteniamo il benessere in un mondo interconnesso.
La salute sostenibile va ben oltre la tradizionale definizione di salute come semplice assenza di malattia. Secondo i ricercatori del Centre intersectoriel en santé durable (CISD) dell’Université du Québec à Chicoutimi, la salute sostenibile può essere definita come uno stato di benessere fisico, psicologico e sociale, mantenuto durante tutto l’arco della vita, che si evolve in ambienti arricchiti di risorse umane e materiali di qualità, garantendo equità sociale e di genere per tutte le popolazioni, comprese quelle in situazioni vulnerabili, e per le generazioni future.
Questa concezione riconosce che la nostra salute è profondamente legata agli ambienti in cui viviamo e alle risorse a nostra disposizione. Sottolinea inoltre l’importanza dell’equità e del pensiero a lungo termine – una vera salute deve essere sostenibile attraverso le generazioni e accessibile a tutti.
Attualmente, diversi fattori stanno convergendo per creare sfide sanitarie senza precedenti. La popolazione mondiale sta invecchiando; entro la fine di questo decennio, il numero di persone di età superiore ai 60 anni aumenterà del 34%. In Canada, il numero di persone over 65 supera già quello dei bambini sotto i 14 anni. Con l’invecchiamento arriva la multimorbilità – la presenza simultanea di più condizioni croniche – con studi che mostrano come tra il 39% e il 64% dei canadesi di mezza età soffra già di molteplici patologie croniche, una percentuale che aumenta con l’età. Questo mette sotto enorme pressione sistemi sanitari progettati principalmente per cure acute piuttosto che croniche.
L’ambiente in cui viviamo influisce direttamente sulla nostra salute in modi che stiamo solo iniziando a comprendere. L’esposizione ad ambienti naturali è associata a una diminuzione del rischio di asma, allergie, malattie cardiovascolari e a migliori risultati per la salute mentale. L’inquinamento atmosferico rappresenta il quarto fattore di rischio per mortalità a livello globale, causando circa 7 milioni di decessi all’anno. I cambiamenti climatici, con eventi meteorologici estremi, l’alterazione dei modelli di diffusione delle malattie e lo sconvolgimento ecologico hanno profonde implicazioni per la salute – dagli impatti fisici diretti all’emergente “eco-ansia”, lo stress psicologico che molte persone provano di fronte all’incertezza ambientale.
La globalizzazione del nostro mondo crea sia opportunità che sfide per la salute. Come dimostrato dal COVID-19, le malattie possono diffondersi rapidamente attraverso i confini. Milioni di persone migrano annualmente, spesso affrontando un accesso limitato all’assistenza sanitaria e condizioni di vita vulnerabili. La distribuzione globale del cibo ha aumentato la disponibilità di alimenti trasformati ricchi di grassi e zuccheri, contribuendo all’aumento dei tassi di obesità in tutto il mondo.
Per affrontare queste sfide complesse e interconnesse, dobbiamo andare oltre i modelli sanitari tradizionali verso un approccio di salute sostenibile. Questo nuovo modello si basa su alcuni principi fondamentali. In primo luogo, l’intersettorialità e l’interdisciplinarità: i problemi di salute non esistono isolatamente. Affrontare questioni complesse come l’obesità o gli impatti sulla salute legati al clima richiede la collaborazione tra discipline e settori diversi. I professionisti medici devono lavorare insieme a scienziati ambientali, urbanisti, economisti e altri esperti per sviluppare soluzioni complete.
Piuttosto che limitarsi a curare le malattie, la salute sostenibile enfatizza la prevenzione e il benessere considerando simultaneamente fattori biologici, scelte comportamentali, determinanti sociali e influenze ambientali. I cittadini devono essere partecipanti attivi nella propria salute, non destinatari passivi di cure. Questo significa coinvolgere le comunità nella ricerca e pianificazione sanitaria, migliorare l’alfabetizzazione e l’educazione alla salute, garantire un accesso equo alle risorse sanitarie e promuovere l’autogestione della salute.
L’approccio alla salute sostenibile si allinea con il concetto di “One Health”, che riconosce l’interconnessione tra salute umana, salute animale e salute dell’ecosistema. Come sottolineato nei Principi di Berlino del 2019, dobbiamo comprendere queste connessioni per affrontare le sfide sanitarie su scala globale.
L’attuazione della salute sostenibile richiede azioni a più livelli. Per gli individui, significa adottare comportamenti più sani durante tutta la vita e comprendere la connessione tra salute personale e ambiente. Per i sistemi sanitari, comporta il passaggio da modelli incentrati sulla malattia a modelli focalizzati sulla prevenzione, l’eliminazione delle disuguaglianze sanitarie e la preparazione ai cambiamenti demografici. Per i ricercatori, implica lo sviluppo di progetti intersettoriali che esaminino la salute in modo olistico, abbracciando la scienza aperta e la partecipazione dei cittadini. Per i responsabili politici, vuol dire creare ambienti che supportino la salute, dagli spazi verdi urbani alle politiche per l’aria pulita e l’accesso equo alle risorse.
Le sfide sanitarie del XXI secolo ci impongono di ripensare il significato della salute e come mantenerla. La salute sostenibile offre un quadro che riconosce la complessa relazione tra gli esseri umani e il loro ambiente, enfatizzando la prevenzione, l’equità e il pensiero a lungo termine. Adottando questo approccio, possiamo costruire resilienza nei nostri sistemi sanitari e nelle nostre comunità, garantendo il benessere non solo per le popolazioni di oggi ma anche per le generazioni future. Mentre affrontiamo sfide come i cambiamenti climatici, l’invecchiamento demografico e la globalizzazione, la salute sostenibile potrebbe rappresentare la nostra migliore via da seguire.
(Autore: Paola Peresin)
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