Un risultato senza precedenti per il Veneto: mai prima d’ora il territorio aveva ospitato contemporaneamente sei produzioni di lungometraggi.
“Attualmente, tre set sono attivi a Venezia e altrettanti nel resto della regione – afferma il presidente del Veneto, Luca Zaia – questa diversità di progetti rende la regione un punto di riferimento ideale per il racconto di storie attraverso il linguaggio universale del cinema e della televisione”.
“Queste iniziative contribuiscono a promuovere l’immagine del Veneto a livello internazionale, mettendone in risalto il patrimonio culturale e paesaggistico” precisa.
“Il cinema genera occupazione, sviluppa nuove competenze professionali e apporta significativi benefici economici, contribuendo a rendere il Veneto ancora più attrattivo a livello internazionale“. Tra il 2018 e il 2027, la Regione ha stanziato 30 milioni di euro per supportare le produzioni cinematografiche e televisive, promuovendo il territorio come set naturale e incentivando la cultura cinematografica in tutte le sue forme” conclude.
La Regione Veneto, attraverso la Veneto Film Commission, offre anche un supporto finanziario alle produzioni.
Tra i progetti più rilevanti ci sono: Primavera, un film storico dedicato al giovane Vivaldi diretto dal regista veneziano Damiano Michieletto; Come Fratelli del regista coneglianese Antonio Padovan, girato a Treviso insieme ai già noti Stucky e Questione di Stoffa.
Come altri film ci sono: Le città della pianura di Francesco Sossai, sostenuto dalla Regione e dalla Veneto Film Commission, e Il Confessionale, un thriller fantastico tratto dal manga Così parlò Rohan Kishibe di Hirohiko Araki, diretto da Kazutaka Watanabe e girato a Venezia.
Sempre a Venezia è in corso la produzione di Lost in Venice, un action movie tedesco diretto da Claudia Garde.
Infine c’è Winter Harvest, diretto da Max Leonida Bastoni, che ripercorre il sequestro Dozier con riprese a Verona e Padova.
(Autore: Redazione Qdpnews.it)
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