La cocaina era nascosta in cucina, divisa in panetti per un peso complessivo di 4 kg, occultati in alcuni pensili.
A tirarla fuori ci hanno pensato i poliziotti della Squadra mobile della Questura di Pordenone, che hanno condotto un’operazione nei confronti di quattro cittadini albanesi, tre dei quali arrestati in flagranza nell’ottobre scorso, accusati di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente.
Gli agenti, dopo una meticolosa e mirata attività investigativa, hanno scovato un mercato di spaccio diffuso nel Pordenonese con numerosi assuntori e fornitori ritenuti “di alto profilo criminale”, in grado di introdurre nello Stato rilevanti quantitativi di cocaina.
Le attività di osservazione, controllo e pedinamento hanno consentito di monitorare in tempo reale le trattative per l’acquisto dei 4 kg di sostanza, nonché le cessioni ai singoli assuntori. I servizi di osservazione hanno permesso anche l’identificazione di numerosi “clienti”.
Il gruppo delinquenziale, secondo la Polizia, si è dotato di una struttura ben organizzata con suddivisione di mansioni e ruoli dei singoli nell’attività di spaccio, anche mediante l’utilizzo nell’abitacolo delle auto di un vano artigianalmente costruito per il trasporto dello stupefacente.
In considerazione degli “inconfutabili elementi di prova” raccolti, la locale Autorità giudiziaria ha richiesto e ottenuto la misura custodiale in carcere per un trentunenne e gli arresti domiciliari per un trentatreenne, mentre per gli altri due – entrambi trentenni – è stato disposto l’obbligo di dimora.
(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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