Nuova ordinanza della Regione Veneto sulle misure di prevenzione connesse alla ripresa delle attività scolastiche in presenza.
Le nuove linee di indirizzo prevarranno sulle disposizioni statali in caso di contrasto con le ultime.
I protocolli presentati oggi dal governatore Luca Zaia, che ha ribadito di non voler svuotare le scuole senza criterio, prevedono la compilazione di un modulo di autorizzazione da parte dei genitori in modo tale che le famiglie non debbano sobbarcarsi il trasporto dei figli da scuola o da casa per andare nei punti di accesso rapido per fare il tampone o un controllo.
Nel caso in cui dovesse esserci un positivo in una scuola della Regione Veneto, le autorità sanitarie venete andranno in classe a fare i test rapidi a tutti i compagni dello studente che ha contratto il virus.
Inoltre, la Regione Veneto ha introdotto nuove linee guida che prevedono che, davanti ad un alunno positivo, tutta la classe non debba andare in isolamento fiduciario: se i tamponi agli altri compagni dovessero essere negativi, infatti, si continuerà a fare lezione in classe.
I tamponi rapidi, su pressione e richiesta della Regione Veneto, sono stati finalmente sbloccati e nei magazzini veneti ce ne sono 500 mila.
I professionisti di riferimento per il problema dei contagi dei giovani studenti saranno i pediatri che potranno fare una diagnosi differenziale che servirà a stabilire se il raffreddore di un ragazzo, per esempio, può essere ricondotto o meno al Covid-19.
Infine, nell’ordinanza è previsto di dare gratuitamente i test rapidi a tutti i medici di base e ai pediatri interessati, come ha sottolineato Zaia, a “far parte delle squadra”.
Durante la conferenza stampa di questa mattina, le autorità della Regione Veneto hanno voluto mostrare ai giornalisti presenti l’evoluzione avuta al suo interno dal test rapido con il governatore Zaia che si è sottoposto allo stesso.
“La grande evoluzione, che abbiamo pensato di utilizzare per le scuole, è che non si dovrà più infilare il campione a livello rino-faringeo – ha spiegato il dottor Roberto Rigoli, primario di Microbiologia a Treviso, vicepresidente nazionale dei microbiologi e coordinatore delle 14 Microbiologie della Regione Veneto – ma è sufficiente andare sulla fossa nasale. Abbiamo pensato a questa soluzione per i bambini e per altri pazienti con problemi. Tutto ciò è possibile perché il test veloce è di una sensibilità notevolissima”.
Questi i dati di oggi, venerdì 2 ottobre 2020, rispetto all’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 1.933.088 tamponi, 1 milione 410 mila test rapidi, 28.087 positivi (191 in più nelle ultime 24 ore), 4.027 positivi come dato di oggi, 9.858 persone in isolamento, 234 ricoverati (167 positivi e 67 negativi), 29 persone in terapia intensiva (22 positivi e sette negativi), 2.189 morti in generale mentre i dimessi sono 4.117.
Su 4.027 persone positive solo 176 hanno sintomi (4,37%) mentre circa il 40% degli isolati sono positivi.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Regione Veneto).
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