Anche all’inizio di questa nuova settimana si conferma il trend in diminuzione dei contagi da Covid-19 in Veneto ma ora, con il ritorno alle lezioni in presenza al 50% per gli studenti delle scuole superiori, cambia completamente lo scenario.
“Da oggi pesa molto di più la responsabilità individuale – ha affermato il governatore Luca Zaia – perché prima avevamo le misure delle zone arancioni e delle zone rosse, come è accaduto ad esempio durante il periodo natalizio. La preoccupazione è grande: come voi sapete io non ho mai fatto il tragico e spero che quest’estate saremo tutti liberi di andare in spiaggia e di tornare alla normalità. Io sono convinto che oggi dobbiamo stringere ancora di più questo patto con i cittadini”.
Il presidente della Regione Veneto, commentando le immagini degli assembramenti documentati in alcune città italiane alla vigilia del ritorno di molte Regioni in zona gialla, ha chiesto una mano ai cittadini.
Il rischio di tornare in zona arancione o rossa è molto elevato e il cambiamento della situazione può essere repentino, basta infatti una sola settimana.
Intanto, la popolazione si divide e c’è chi chiede il lockdown “senza se e senza ma”, magari perché c’è una situazione di tranquillità reddituale in famiglia, chi vuole tornare ad avere un po’ di normalità con gli accorgimenti per il contrasto alla diffusione del virus e chi pensa al “liberi tutti”.
“Quello che accadrà in queste ore, in questi giorni e in queste settimane ci darà una contabilità a fine febbraio – prosegue Zaia – Se riparte l’infezione ripartiranno prima le aree non critiche, quindi i ricoveri ordinari, poi inizieranno a impennarsi le terapie intensive e alla fine inizieranno a riprendere i decessi. Io oggi non presento nessuna ordinanza, guardate che non è un atto eroico. Avrei potuto tranquillamente presentare l’ordinanza contro gli assembramenti ma questa settimana voglio investire fino in fondo sulla fiducia nei cittadini”.
Per la Regione Veneto è fondamentale “iniziare questo corso tendendo la mano” e puntando sul senso di responsabilità dei veneti.
In giornata verrà ultimato il progetto di ordinanza che riguarda il monitoraggio degli istituti scolastici e che si estrinseca in una campagna di test nelle scuole superiori venete: il provvedimento dovrà essere valutato dal Comitato Tecnico Scientifico Regionale e poi si potrà partire con l’operatività.
Questi i dati di oggi, lunedì 1° febbraio 2021, sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 3.756.472 tamponi molecolari, 2.613.003 tamponi rapidi, 11.562 tamponi in totale nelle ultime 24 ore, 510 positivi intercettati nelle ultime 24 ore, 312.695 positivi intercettati in Veneto dall’inizio dell’emergenza sanitaria, 33.820 positivi in questo momento, 2.210 ricoverati di cui 247 terapie intensive (7 in meno di ieri) e 1.963 ricoverati in area non critica (19 in meno di ieri), 8.970 morti in totale (39 decessi nelle ultime 24 ore) e 14.347 dimessi. La percentuale dei positivi al Covid sui tamponi effettuati è del 4,41%.
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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