Il nuovo progetto di comunicazione digitale della Regione Veneto non è passato inosservato neppure di fronte alla satira di Maurizio Crozza.
Il comico da tempo ha introdotto il profilo del governatore Luca Zaia nella sua galleria di imitazioni (anche se i più ancora notano una certa cadenza veneziana che trevigiana nell’imitazione stessa), in particolare in occasione del programma “Fratelli di Crozza”, in onda ogni venerdì sera in prima tv sul canale Nove.
La puntata della scorsa settimana ha immortalato un Zaia-Crozza, impegnato nel corso di una “conferenza stampa” a Venezia, mentre illustra il progetto “Venezia creators”.
Il progetto in questione (presentato circa una settimana fa dal vero Luca Zaia) è da intendersi come una vera e propria sfida digitale, nella quale 28 creators coinvolti raccontano tutto ciò che di bello e di inedito è presente nel territorio, grazie all’utilizzo dei social.
Un’iniziativa spiegata, a suo modo, da Zaia-Crozza, sempre nella veste umoristica che lo contraddistingue con l’aiuto di Ghianda, una fantomatica influencer da un milione di followers. “Ghianda è uno dei 28 crietor che mi ho inventà per promuover il Veneto”, ha affermato Zaia-Crozza nel corso della puntata, spiegando che il merito di questa “influencer” sarebbe stato quello di aver reso “famosa in tutto il mondo la birra Luppolon“.
Si tratterebbe dell’unica “birra fatta con l’acqua della laguna, con quel retrogusto de vaporetto“, come ha specificato Zaia-Crozza, il quale ha aggiunto che Ghianda avrebbe, a tal proposito, realizzato dei video nei quali viene immortalata mentre apre una bottiglia di questa birra con i denti, cosa che non le riuscirebbe con altre bevande.
“Ma pensa l’attaccamento al territorio che ià Ghianda e anche come sono attaccati i denti”, è il commento di Zaia-Crozza, mentre Ghianda mostra questa “abilità” dal vivo, “ingoiando” poi il “tappo di birra”. Birra che non esita a bere.
Oltre a Ghianda, viene presentato anche “Ingolfosi”, “influencer” impegnato nello sponsorizzare il “radichiumerang” ovvero, come ha spiegato Zaia-Crozza, “un radicio trevisan che torna ‘ndrio”. Un prodotto “importante”, quindi, secondo Zaia-Crozza, perché al passo con i tempi e che tiene conto del problema dei cambiamenti climatici e dell’inquinamento prodotto dal trasporto dei camion.
Per questo motivo, Zaia-Crozza avrebbe assunto 16 mila lanciatori di ortaggi, per lanciare letteralmente al fruttivendolo il prodotto. Prodotto che, se non serve, torna direttamente indietro.
“Sai come xe dise lanciar un prodotto nel mercato?”, ha affermato Zaia-Crozza. E, a riprova di ciò, il “radichiumerang” sarebbe stato lanciato a Cesenatico, per poi tornare indietro e colpire sul viso “Ingolfosi”.
“No l’ha ciapà”, è stato il commento conclusivo di Zaia-Crozza.
(Foto: Fermo immagine Youtube Nove).
#Qdpnews.it