Buongiorno e benvenuti, io sono Pierantonio Polloni www.dottorpolloni.it e questa è psicologia pratica una rubrica che riflette sul proprio benessere personale e la realtà quotidiana. L’argomento di oggi è: “Mindfulness capitolo secondo: come mantenere alta l’attenzione!”
Nell’era che viviamo oggi, pervasa da strumenti digitali diventa sempre più difficile mantenere l’attenzione. Le tecnologie hanno il merito di semplificare molti processi della nostra vita e del lavoro, tuttavia è innegabile che la nostra attenzione sia costantemente sotto attacco. Tutti i supporti digitali ci consentono di accedere a qualsiasi tipo di informazione in tempo reale, dove e quando desideriamo e questo è fantastico perchè qualsiasi domanda, curiosità, dubbio che ci passi per la testa può trovare indizi se non risposte. Il vero problema però è rappresentato dall’impatto negativo che questa infinita accessibilità ha sulla nostra capacità di mantenere alta l’attenzione e di concentrarci sulle attività importanti. In questo contesto, praticare la mindfulness può realmente fare la differenza. È infatti uno strumento fondamentale per recuperare l’attenzione, perché ci aiuta a diventare più consapevoli di noi stessi, di ciò che sentiamo e vogliamo. Se hai provato il semplice esercizio che ho spiegato nel video precedente sono certo che hai compreso il potenziale di questa pratica. Lo sai che, relativamente alla mancanza di attenzione, in psicologia si parla della FOMO.
La FOMO, acronimo di “Fear of Missing Out”, ovvero “la paura di perdersi qualcosa” è un fenomeno assai comune nell’era digitale. Le persone si sentono obbligate a stare sempre connesse, a controllare ogni aggiornamento social e a partecipare a ogni singola attività per evitare di perdere qualcosa di importante. Siamo talmente assuefatti a questo flusso continuo di informazioni che se non vi partecipiamo, ci sentiamo esclusi da qualcosa di incredibile!
Questo tipo di pressione può avere un impatto negativo sulla nostra attenzione, perché ci distrae dalle attività importanti e ci porta a concentrarci su cose per nulla rilevanti. Ti è mai capitato di ricevere l’invito per due eventi nello stesso giorno? Oppure, hai mai avuto l’irrefrenabile desiderio di controllare la storia di quell’influencer prima che scompaia del tutto? Le tensioni derivanti da questi stati d’animo sono ciò che viene definito FOMO, appunto la paura di perdersi qualcosa.
Ecco, la mindfulness ti può aiutare davvero tanto a contrastare questo fenomeno. La pratica della consapevolezza aiuta a focalizzarsi sul momento presente e a riconoscere che non è necessario partecipare a tutte le attività per essere soddisfatti della propria vita. Ti aiuta a concentrarti sull’essenziale, prendere decisioni consapevoli e a goderti appieno il momento presente, senza sentirti costantemente “altrove”. In questo modo, puoi evitare di cadere nella trappola della FOMO e concentrarti invece su ciò che è veramente importante per te. Negli ultimi 30 anni, il numero di stimoli a cui siamo esposti è cresciuto esponenzialmente. Oggi siamo costantemente connessi e disponibili, in un flusso costante di notifiche, email e informazioni che ci arrivano da ogni direzione. Il costante bombardamento di stimoli crea un senso di sovraccarico che ci allontana dalla vita reale.
Ci sentiamo pieni, saturi, sopraffatti. Diventiamo facilmente distratti, irrequieti e incapaci di concentrarci sulle attività che richiedono il nostro impegno e la nostra attenzione. È come se il nostro cervello non riuscisse a gestire tutta questa informazione, e finiamo per disperdere la nostra energia su cose che non ci portano nessun reale beneficio. Ecco perché diventa così importante imparare a focalizzare la nostra attenzione e a gestire la nostra mente in modo efficace. Ti faccio un altro esempio. Immagina di essere in spiaggia, tutto è tranquillo e rilassante, l’aria è fresca e il sole rigenerante. “Oggi mi voglio proprio rilassare!”, ti sei detta. Ma arriva una notifica. Prendi lo smartphone in mano e senza nemmeno rendertene conto ti perdi tra notizie, video e social media. Passano 15 minuti e sei ancora lì riversa sullo schermo. Ad un tratto, ti rendi conto di essere irrequieta e di non riuscire a goderti il bel contesto naturale in cui ti trovi.
Puoi riconoscerti in questa situazione? Anche in questo caso, la mindfulness è un ottimo alleato per ridurre gli effetti negativi del sovraccarico digitale. La pratica della mindfulness ci aiuta a diventare più consapevoli delle nostre abitudini, tra cui appunto l’utilizzo di internet e dei social network, e di come queste abitudini possono influire sulla nostra attenzione e sulla nostra salute mentale. Iniziare a scegliere quando disconnettersi per recuperare l’attenzione e la concentrazione è uno dei molteplici benefici della mindfulness. Un ulteriore elemento da considerare è che la perdita dell’attenzione ci rende estremamente manipolabili.
I nostri dispositivi ci attirano continuamente con notifiche, messaggi e video divertenti, e spesso ci troviamo a navigare su diverse piattaforme contemporaneamente. Ma sai che questo può renderci manipolabili? Sì, proprio così! Quando la nostra attenzione si disperde, diventa facile per gli altri manipolarci e farci dimenticare i nostri valori, le nostre priorità e le nostre intenzioni. Inoltre, questo ci impedisce di analizzare in modo critico le informazioni che ci vengono presentate, e finiamo per credere a messaggi persuasivi che non sono necessariamente veri o in linea con i nostri bisogni.
Ad esempio, quando vediamo ripetutamente una pubblicità, la nostra attenzione viene catturata dalla pubblicità stessa, piuttosto che dal prodotto o da un nostro bisogno reale. In questo modo, perdiamo la capacità di prendere decisioni informate e consapevoli, e finiamo per agire in base a impulsi e suggerimenti esterni. La mindfulness può aiutarci anche in questo caso. Quando siamo consapevoli, siamo in grado di scegliere come utilizzare la nostra attenzione e di concentrarci su ciò che è importante per noi, piuttosto che essere influenzati da fattori esterni. In questo modo, possiamo diventare meno manipolabili e più in grado di prendere decisioni consapevoli e basate sui nostri valori e bisogni reali. L’esercizio che presento oggi è la passeggiata di presenza. Ecco come si svolge: Inizia in piedi, respirando ed accorgendoti di respirare così come hai imparato nel primo esercizio. Osservati all’interno e percepisci di essere in piedi, con i piedi appoggiati al suolo. Guardati intorno e nota consapevolmente quello che vedi.
Vedere le cose consapevolmente significa che ti ripeti dentro ciò che incontrano i tuoi occhi. Potresti essere in un parco ed invece di ascoltare un podcast dirti: noto la grande quercia, percepisco il profumo dell’erba tagliata, il vento tra i capelli, il canto degli uccellini ecc ecc. Osserva il tuo corpo e la tua postura e poi inizia a camminare lentamente. Cerca di concentrarti sulla sensazione del contatto dei piedi con il suolo, osservando i piccoli movimenti che fai mentre cammini. Continua a camminare per alcuni minuti, mantenendo la tua attenzione sulla sensazione del movimento. Quando la tua mente inizia a vagare, riportala gentilmente al presente, al tuo corpo, ai tuoi piedi e alla camminata. Per questo episodio è tutto! Nel prossimo vedremo come utilizzo la mindfulness nel mio lavoro di tutti i giorni e perchè consiglio di farlo anche a Te, ciao!
(Autore: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo).
(Foto e video: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo).
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