Marmolada, Zaia e Fugatti chiedono un comitato di esperti per monitorare altri 40 ghiacciai, richieste sanzioni anche per il “turismo del macabro”

Dopo aver identificato tutte le vittime del distacco del seracco sulla Punta Rocca della Marmolada è ancora più chiaro quanto il Veneto paghi un tributo pesante: tra i dispersi, poi confermati deceduti, ben otto provengono dal Veneto.

Nonostante le dimensioni della tragedia e la ferocia con cui il fenomeno si è verificato, i sentieri che portano alla Marmolada non sono del tutto vuoti: le autorità bellunesi e trentine raccontano episodi di escursionisti non autorizzati che oltrepassano le barriere imposte dai soccorsi per raggiungere la vetta o per avvicinarsi il più possibile.

Sul tema si è espresso anche il presidente del Veneto Luca Zaia, che ha richiesto all’amministrazione di Canazei l’imposizione di sanzioni economiche rilevanti per chi oltrepassa le zone delimitate.

Il presidente Zaia durante il punto stampa in occasione dell’inaugurazione SPV.

Chiudere la zona mi sembra il minimo, per sicurezza ma prima di tutto per rispetto: non esiste che si vada a camminare sopra il teatro di una disgrazia come questa, soprattutto in questa fase – ha dichiarato ieri durante un’intervista (in foto) il presidente Zaia – Questa mattina (venerdì) ho parlato con il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e, assieme a Maurizio Fugatti, abbiamo richiesto di formare un tavolo di lavoro – che non compete a noi – coinvolgendo sia esperti di ghiacciai che alpinisti, in modo da costituire un coordinamento generale per tutto l’arco alpino”.

Dei 440 ghiacciai presenti, ha considerato Zaia, soltanto 40 sarebbero soggetti a fenomeni di escursione termica: l’idea è quella che questo tavolo di lavoro possa fornire un bollettino meteo per i ghiacciai, che sia differente rispetto a quello della neve, che il presidente ha definito “già collaudato”.

“Per quanto riguarda la neve sappiamo che l’incrocio di temperature e meteo ci dà determinati livelli di rischio, ma sul ghiacciaio abbiamo visto come quest’evento possa essere imprevedibile. Qualsiasi bollettino non sarebbe riuscito a prevederlo”.

“Vi ricordo, perché forse qualcuno non l’ha capito bene, che si è staccato un blocco di ghiaccio e detriti grande come un grattacielo di 70 piani: spero soprattutto che sia il momento del ricordo di queste persone. C’è da dire che è stata straziante la fase di ritrovamento: un sincero grazie ai volontari, che lo fanno in condizione di pericolo e anche, comprensibilmente, di difficoltà a livello emotivo. Anche quando i Ris identificheranno tutte le persone decedute (e oggi questo è avvenuto, qui il link all’articolo), comunque, le ricerche continueranno”. 

“No al turismo del macabro – aggiunge severo il governatore – Non ha nessun senso andare lì su per scattare fotografie, trovare addirittura escursionisti che cercano di bypassare le transenne. Anzi, vi dico anche che ho chiesto al sindaco di Canazei di mettere le multe, di metterle a più cifre e di metterle al massimo”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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