La Giornata Internazionale delle Foreste: Proteggere il Nostro Patrimonio Verde

Una foresta “di casa nostra”: il Cansiglio

Ogni anno, il 21 marzo, il mondo celebra la Giornata Internazionale delle Foreste, un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza delle foreste per la vita sul nostro pianeta e promuovere la loro gestione sostenibile.

Le foreste coprono circa un terzo della superficie terrestre e ospitano l’80% della biodiversità mondiale. Oltre a essere la casa di innumerevoli specie animali e vegetali, svolgono funzioni cruciali per la sopravvivenza dell’umanità. Regolano il clima assorbendo CO₂ dall’atmosfera, contribuendo a mitigare il cambiamento climatico. Proteggono il suolo prevenendo l’erosione e mantenendo la fertilità del terreno. Purificano l’acqua filtrando l’acqua piovana e alimentando i bacini idrici. Forniscono risorse preziose come legname, cibo, medicine e molti altri prodotti essenziali. Sostengono inoltre economie locali offrendo mezzi di sussistenza a milioni di persone in tutto il mondo. Nonostante questi benefici inestimabili, le foreste continuano a essere minacciate dalla deforestazione, dalla degradazione degli habitat e dai cambiamenti climatici.

La conservazione delle foreste rappresenta una sfida complessa che richiede approcci innovativi. Come evidenziato dall’economista Sven Wunder, esperto di schemi di pagamento per i servizi ecosistemici, spesso i proprietari terrieri hanno incentivi economici per convertire le foreste in terreni agricoli o altre forme di sviluppo più redditizie. “Per molto tempo, il movimento per la conservazione ha sostenuto l’idea che la conservazione sia un bene per tutti, compresi i proprietari terrieri. Ma in termini di ciò che altrimenti avrebbero potuto fare con il terreno, non è sempre vantaggioso per i proprietari non svilupparlo, almeno non senza compensazione,” afferma Wunder.

Uno degli approcci più promettenti per la conservazione forestale è rappresentato dai Pagamenti per i Servizi Ecosistemici (PES). Questo meccanismo riconosce il valore economico dei servizi forniti dalle foreste e compensa i proprietari terrieri per la protezione degli ecosistemi forestali invece di sfruttarli per scopi più immeditamente redditizi. I programmi PES stanno guadagnando popolarità in tutto il mondo, ma la loro efficacia dipende da diversi fattori. È fondamentale indirizzare gli incentivi verso le aree a maggiore rischio di deforestazione, evitando quello che Wunder chiama il bias “high and far”, ovvero la tendenza a proteggere aree remote già poco minacciate. Per garantire che i fondi destinati alla conservazione siano utilizzati efficacemente, è necessario adottare metodologie scientifiche rigorose per valutare l’impatto reale dei programmi. Un’altra sfida è il superamento della “selezione avversa“, poiché i progetti tendono ad attrarre partecipanti già orientati alla conservazione, limitando l’impatto sui veri “trasgressori” ambientali.

Le certificazioni ambientali e le compensazioni di carbonio rappresentano strumenti aggiuntivi per incentivare la conservazione forestale. Tuttavia, come sottolineato nella ricerca di Wunder, questi meccanismi presentano anche delle criticità. Alcuni progetti certificati sovrastimano il proprio impatto, vendendo crediti di carbonio per deforestazione che probabilmente non sarebbe avvenuta comunque. Una valutazione globale ha rivelato che oltre il 90% dei crediti certificati da un’importante organizzazione di standardizzazione non erano performanti, evidenziando la necessità di verifiche indipendenti e più rigorose.

Ognuno di noi può contribuire alla protezione delle foreste attraverso scelte quotidiane consapevoli. Possiamo preferire prodotti in legno certificati da organizzazioni affidabili come FSC o PEFC. Diminuire le nostre emissioni di CO₂ contribuisce indirettamente a ridurre la pressione sulle foreste. Possiamo sostenere enti e associazioni impegnate nella protezione forestale e diffondere consapevolezza sull’importanza di questi ecosistemi vitali.

La Giornata Internazionale delle Foreste ci ricorda che le foreste non sono solo risorse da sfruttare, ma ecosistemi complessi e vitali per il futuro del nostro pianeta. Come suggerisce Wunder, non dobbiamo abbandonare gli sforzi di conservazione di fronte alle difficoltà, ma piuttosto “farli meglio“, perfezionando gli approcci promettenti con pazienza e rigore scientifico. La protezione delle foreste richiede un impegno collettivo e una visione a lungo termine che riconosca il valore inestimabile di questi patrimoni naturali. Solo così potremo garantire che le generazioni future possano continuare a beneficiare dei doni preziosi che le foreste ci offrono.

(Autore: Paola Peresin)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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