Lo scorso 21 marzo si è celebrata la Giornata mondiale dei ghiacciai, istituita dall’Onu nel 1993, allo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul ruolo fondamentale che queste enormi riserve d’acqua dolce rivestono nell’alimentare fiumi, laghi, agricoltura, centri montani, città.
Come è noto, infatti, su di loro incombe la minaccia del cambiamento climatico, con il conseguente riscaldamento dell’atmosfera, che non risparmia le nostre Alpi.
Secondo uno studio condotto dall’Università di Zurigo, il 5% dei ghiacciai di tutto il mondo si è già sciolto.
Tra il 2000 e il 2023 sono andati persi in media 273 miliardi di tonnellate di ghiaccio all’anno.
Dl 2012 in poi si è sciolto in media il 36% di ghiaccio all’anno in più, rispetto ai dodici anni precedenti.
Da ricordare, inoltre, che lo scioglimento dei ghiacciai è la seconda causa dell’innalzamento dei mari.
L’analisi universitaria è stata redatta combinando e studiando i dati satellitari e le misurazioni di oltre 10mila ghiacciai in tutto il mondo.
Proprio ai ghiacciai e alla loro conservazione è dedicato il 2025, che è stato dichiarato “Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai”.
(Autore: redazione Qdpnews.it)
(Foto: Bennymarty di Getty Images)
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