L’agricoltura italiana festeggia la giornata della biodiversità con 58mila specie faunistiche, 6700 varietà di piante ovvero 1/3 delle specie animali e vegetali presenti nel Vecchio Continente. L’Italia è leader in Europa per il patrimonio agroalimentare variegato, un tesoro culturale, ambientale ed economico messo a dura prova dagli effetti climatici, dal consumo del suole e dall’omologazione e standardizzazione delle produzioni a livello internazionale che, nell’ultimo secolo, hanno causato la scomparsa di tre frutti su quattro.
“Il Veneto è terra di primati – commenta Carlo Salvan Presidente della Coldiretti regionale – 403 i prodotti tradizionali, 89 le denominazioni tra cibo e vino, 39 i Sigilli di Campagna Amica censiti sul territorio grazie alla presenza degli agricoltori custodi che animano 141 mercati di produttori a kmzero distribuiti in sette province. Siamo la regione che guida la più grande rete di commercio di prossimità della Penisola. E’ proprio agli imprenditori agricoli che il 52% degli italiani si rivolge per la salvaguardia di questa ricchezza. Un dato che emerge da un’indagine di Ixe’ per Fondazione Campagna Amica, che rappresenta un indicatore anche quando si parla di salute, perchè strettamente legata alla salubrità di ciò che si mangia”.
Molti progetti di recupero. Non a caso si sono moltiplicati negli ultimi anni le iniziative di recupero delle varietà vegetali e animali, dai semi antichi ai frutti, come nel caso del progetto Arbor, promosso da Campagna Amica, Coldiretti, Fondazione Una, Associazione Patriarchi d’Italia, Ab – Agrivenatoria Biodiversitalia. O come l’Associazione italiana Allevatori (Aia) che promuove, attraverso il Progetto Leo, acronimo di ‘Livestock Environment Opendata’, la valorizzazione di ben 58 razze bovine per un totale di oltre 3 milioni e 130 mila animali, 46 ovine con oltre 52 mila e 800 animali e 38 caprine con 121 mila.
La difesa della biodiversità non ha solo un significato naturalistico ma – sottolinea la Coldiretti – è anche il vero valore aggiunto delle produzioni agricole made in Italy. Investire sulla distintività – conclude la Coldiretti – è una condizione necessaria per le imprese agricole di distinguersi in termini di qualità delle produzioni e affrontare così il mercato globalizzato difendendo e creando sistemi economici locali attorno al valore del cibo.
(Foto: Coldiretti)
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