Francesco, il Papa che parlava ai giovani. Cosa succede ora: testamento, funerale (sabato) e conclave

Papa Francesco
Papa Francesco alla beatificazione di Giovanni Paolo I, a settembre 2022

Questa mattina il Vaticano ha reso noto che sabato 26 aprile alle ore 10, sul sagrato della Basilica di San Pietro, sarà celebrato il funerale di Papa Francesco. La liturgia esequiale sarà presieduta dal Cardinale Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio.

“A voi, giovani, che volete cambiare il mondo e che volete lottare per la giustizia e la pace; a voi, giovani, che ci mettete impegno e fantasia nella vita, ma vi sembra che non bastino; a voi, giovani, di cui la Chiesa e il mondo hanno bisogno come la terra della pioggia; a voi, giovani, che siete il presente e il futuro; sì, proprio a voi, giovani, Gesù oggi dice: ‘Non temete!’, ‘Non abbiate paura!’”.

La voce paterna, calda ed empatica di Papa Francesco alla Giornata mondiale della Gioventù a Lisbona nel 2023 accese l’entusiasmo, il coraggio e la speranza di milioni di giovani. La stessa voce, pur flebile e provata dalla sofferenza fisica, si è fatta fino all’ultimo annuncio di fede e redenzione nella domenica di Pasqua, quando Bergoglio si è affacciato dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro per comunicare il messaggio di Risurrezione, poche ore prima del suo decesso.

Parole che acquisiscono un significato speciale in questi giorni di profonda commozione e di cordoglio per la morte del pontefice, scomparso ieri 21 aprile all’età di 88 anni.

Il suo messaggio si è fatto eco di una Chiesa moderna, viva e felice. Ed è questo il ricordo che i giovani conserveranno di Francesco, il quale alla Gmg, nell’agosto 2023, guidò la Via Crucis, la veglia sotto le stelle e la messa finale.

Poi l’incontro a Venezia ad aprile 2024 con i ragazzi del Triveneto, cui consegnò il motto “Alzati e vai”, incoraggiandoli a mettersi in gioco, ad andare controcorrente, a lasciare da parte il cellulare e “il profilo digitale” per riprendere in mano il Vangelo, custodendo la bellezza e le fragilità di ciascuno.

Bergoglio aveva a cuore i temi cari proprio alle nuove generazioni, a partire da ecologia integrale – con l’enciclica “Laudato sì” -, equità sociale e cura del mondo, e ha insegnato a porre sempre l’etica al centro dell’approccio verso la questione ambientale. Suo è anche l’instancabile impegno per la pace nel mondo con l’esercizio del dialogo e dell’ascolto tra i popoli e il costante appello – ripetuto anche nel messaggio di Pasqua – per il silenzio delle armi.

Inoltre, l’insistenza per una Chiesa “in uscita”, accogliente e aperta, costruita sulle cifre di fraternità e inclusione contro ogni forma di discriminazione, vicina agli ultimi e attenta al cammino di ciascuno. “Quando vediamo qualcuno che è caduto, cosa dobbiamo fare? Sollevarlo – disse alla veglia a Lisbona -. L’unica occasione in cui è lecito guardare una persona dall’alto in basso è per aiutarla a rialzarsi”.

Cosa succede ora: salma a San Pietro, funerale e conclave

La morte del pontefice segna l’avvio del periodo di sede vacante in Vaticano, scandito da passaggi precisi. Ieri alle 20 il professor Andrea Arcangeli ha certificato il decesso di Bergoglio per “ictus celebri, coma e collasso cardiocircolatorio irreversibile”.

Oggi martedì il Collegio per le congregazioni generali con i cardinali stabilirà la data dei funerali, previsti entro lunedì 28 aprile. Le procedure e le esequie saranno “snelle” per volontà dello stesso Bergoglio, che chiese la constatazione della morte non più nella camera del defunto ma nella cappella, la deposizione immediata dentro la bara, l’esposizione alla venerazione dei fedeli del corpo già dentro la bara aperta e l’eliminazione delle tradizionali tre bare di cipresso, piombo e rovere.

Intanto, la Santa sede ha comunicato che il Giubileo proseguirà come da programma. Sospesa invece la canonizzazione del Beato Carlo Acutis, prevista per domenica 27 aprile durante il Giubileo degli Adolescenti.

Presumibilmente a inizio maggio sarà avviato il Conclave per l’elezione del nuovo pontefice: sono 135, al momento attuale, i cardinali con diritto di voto, di cui 19 italiani.

Nel testamento: “Seppellitemi nella terra. La mia sofferenza per la pace”

Nella serata di ieri sono state pubblicate le parole del testamento firmato da Francesco il 29 giugno 2022: “Chiedo che le mie spoglie mortali – si legge nello scritto – riposino aspettando il giorno della risurrezione nella Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”. Un luogo molto caro a Bergoglio, che qui si recava per pregare all’inizio e al termine di ogni viaggio apostolico.

Il pontefice ha chiesto che la tomba sia “preparata nel loculo della navata laterale tra la Cappella Paolina (Cappella della Salus Populi Romani) e la Cappella Sforza della suddetta Basilica Papale” e che il sepolcro sia “nella terra, semplice, senza particolare decoro e con l’unica iscrizione: Franciscus”.

Un donatore anonimo pagherà il costo della tumulazione: “Le spese per la preparazione della mia sepoltura saranno coperte con la somma del benefattore che ho disposto, a trasferire alla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore”.

“Il Signore – conclude lo scritto – dia la meritata ricompensa a coloro che mi hanno voluto bene e che continueranno a pregare per me. La sofferenza che si è fatta presente nell’ultima parte della mia vita l’ho offerta al Signore per la pace nel mondo e la fratellanza tra i popoli”.

(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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