“La scelta di investire sulla cultura è sempre strategica perché dimostra la volontà concreta di sostenere lo sviluppo e la crescita del territorio. A novembre abbiamo incontrato e ci siamo messi in ascolto diretto degli operatori del mondo della cultura veneto che hanno condiviso la necessità di un obiettivo: quello di costruire veri e propri ecosistemi culturali. Investiremo, quindi, su modelli di collaborazione che consentano di fare rete, prefigurare nuove competenze o profili professionali, preservare le peculiarità dell’offerta culturale dei territori”.
Così l’assessore regionale all’istruzione, formazione e lavoro Elena Donazzan annuncia l’approvazione da parte della giunta regionale di un nuovo bando da 3 milioni di euro destinato al personale delle imprese culturali. Nello specifico, l’iniziativa, inserita nel nuovo PR Veneto FSE+ 2021-2027, mira a creare ecosistemi culturali territoriali, in cui le imprese operanti nel settore culturale, creativo, artistico e dello spettacolo possano collaborare attivamente e, ragionando in ottica trasversale a modelli e settori, costituire un volano di sviluppo per il territorio e le comunità.
“Il Veneto è una delle prime regioni italiane sia per numero di imprese culturali e creative, 22.808, con un’incidenza rispetto all’economia regionale pari a 5,5 per cento, sia per numero di occupati 135.500, che rappresentano circa il 5,9 per cento del totale degli occupati regionali – precisa l’assessore al lavoro Donazzan -. Per ogni euro speso in cultura, si sviluppano ricadute sull’economia per 1,8 euro, moltiplicando, quindi, in maniera significativa il valore strategico di questi investimenti”.
“Durante il periodo della pandemia le imprese culturali e creative sono state tra le più fortemente colpite e molti lavoratori e professionisti del settore sono stati costretti a riconvertirsi in altri settori, con altri impieghi – spiega, in particolare, Cristiano Corazzari, assessore regionale alla cultura -. Anche per questo la Regione, ancora una volta, ha deciso di sostenere il rafforzamento e l’aggiornamento delle competenze dei professionisti del settore che rappresentano la forza trainante della creatività nell’ecosistema e che sono indispensabili per gestire le transizioni verde e digitale”.
“Il settore culturale e creativo, forse più di altri, richiede un costante investimento sulle persone sugli operatori e le organizzazioni, che devono saper esprimere le proprie potenzialità sul proprio territorio” conclude Donazzan.
Lo stanziamento previsto è pari a 3 milioni di euro e la presentazione dei progetti da parte di enti accreditati è fissata al 16 febbraio 2023.
(Foto: web).
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