Erbari – curarsi e nutrirsi con le erbe nei secoli: ruchetta selvatica

La ruchetta selvatica

FAMIGLIA| Brassicaceae

NOME POPOLARE| rùcola, rùcola mata, rùcola selvàdega.

ETIMOLOGIA| il termine deriva dal greco antico diplus, doppio e taxis, ordine o serie, per la disposizione dei semi nelle silique; la parola tenuifolia invece si riferisce alla finezza e sottigliezza della lamina fogliare.

PARTI USATE| le foglie basali.

TEMPO DI RACCOLTA| primavera.

HABITAT| pianta erbacea che si trova nei terreni incolti, presso i ruderi e nell’alveo del Piave.

DESCRIZIONE| il fusto sublegnoso alla base può raggiungere l’altezza di 100 cm. Le foglie sono pennatopartite con segmenti laterali stretti, lunghi e con lobo laterale di poco più largo. I fiori(maggio-settembre) sono gialli portati da pedicelli più lunghi della corolla, raccolti in racemo terminale. Il frutto è una siliqua con nervatura dorsale sulle valve.

UTILIZZAZIONE| le foglie basali fresche e tenere sono utilizzate per condire l’insalata: vengono consumate aggiunte nei minestroni, nei ragù e nelle salse di pomodoro.

PRINCIPI ATTIVI| la pianta contiene una sostanza speciale in tutti i tessuti, denominata mirosina e altri composti tra cui un glucoside (sinigrina) che al contatto dell’acqua e in altre particolari condizioni, mette in libertà un prodotto solforato di odore pungente e di sapore piccante: tale prodotto solforato non preesiste nella pianta, ma si forma solo al contatto con le sostanze citate; è stata determinata una essenza solfoazotata, solfuro di allile, pectina, sali organici e vitamine C.

PROPRIETA’| le foglie, utilizzate fresche, sono aromatizzanti, diuretiche, eupeptiche, revulsive, espettoranti, antiscorbutiche. Vengono impiegate anche nella prevenzione delle malattie influenzali.

Altre erbe consumate fresche in insalata con la ruchetta

Borsapastore – Capsella bursa-pastoris (L.) Medik.

La borsapastore, come la ruchetta selvatica, appartiene alla famiglia della Brassicaceae. Si utilizzano le giovani foglie basali sia per essere consumate crude, che mescolate con altre erbe primaverili. Cresce nei coltivi aridi, ai margini delle strade e presso le zone ruderali.
Le rosette basali complete si usano lessate e condite con olio e aceto o limone, oppure ripassate in padella con olio o burro. Gode di proprietà ipotensive, diuretiche e antiemorragiche.

Malva – Malva sylvestris L.

La malva è un’erba molto comune e inconfondibile per le sue foglie palmato-lobate e i fiori roseo-porporini. Cresce spontanea negli incolti, vicino le abitazioni e presso i coltivi.
Le foglie raccolte presto in primavera si consumano crude nelle insalate oppure nelle frittate. Si impiegano anche nella preparazione di ripieni, nelle zuppe e risotti. I fiori si utilizzano per guarnire i piatti.

La specie è molto ricercata nella medicina popolare e trova svariati impieghi curativi grazie alle sue proprietà emollienti, rinfrescanti, lassative, diuretiche, antireumatiche, febbrifughe, sedative.

La raccolta per scopi medicinali veniva fatta la notte di S. Giovanni (24 giugno).

(Articolo a cura di: Ernesto Riva, Danilo Gasparini, Silvano Rodato, Carla Camana – Unifarco SPA – Accademia Internazionale di Storia della Farmacia – Antiga Edizioni).
(Foto: Wikipedia)
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