Diciannovenne clandestino espulso dopo un furto

Una volante della Polizia al Centro per il rimpatrio

Nel pomeriggio di lunedì scorso una Volante della Polizia, nel corso dei servizi di controllo del territorio, è intervenuta in un esercizio commerciale del centro di Pordenone, dove era stato perpetrato un furto di merce esposta.

Sul posto, gli agenti hanno identificato un 19enne tunisino con numerosi alias e pregiudizi penali per reati contro il patrimonio che, vistosi scoperto, ha consegnato – oltre alla merce che aveva precedentemente celato nel giubbotto – anche 18 grammi di hashish.

Al termine delle verifiche effettuate dal personale dell’Ufficio Immigrazione, è risultato che lo straniero, sbarcato clandestinamente a Lampedusa, aveva presentato il 3 agosto scorso istanza di protezione internazionale che la competente Commissione Territoriale dichiarò manifestamente infondata, disponendo nei suoi confronti l’espulsione dal territorio nazionale.

Si tratta del “provvedimento unificato” con il quale è stato modificato il comma 4 dell’art. 32 del Dlgs 25/2008, prescrivendo che il rigetto della domanda di protezione internazionale emesso dalla Commissione Territoriale si concluda con l’attestazione dell’obbligo di rimpatrio e del divieto di reingresso.

Veniva anche accertato che il provvedimento, notificato il 20 settembre scorso, non era stato eseguito né impugnato e che quindi il soggetto, privo di mezzi di sussistenza e senza fissa dimora, si trovava irregolare in Italia.

Il questore della provincia friulana ha pertanto disposto nei confronti del 19enne il trattenimento nel Centro per il Rimpatrio di Gradisca d’Isonzo, dove è stato immediatamente accompagnato e dal quale sarà definitivamente allontanato dal territorio nazionale.

(Foto: Questura di Pordenone).
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