Culto e devozione: a Venezia grande folla alla festa della Madonna della Salute

A Venezia grande folla alla festa della Madonna della Salute

Sono passati secoli da quella grande epidemia di peste nel Seicento, che tanti morti fece e tanto dolore portò a Venezia, ma la devozione che accompagna quella chiesa costruita per ringraziare la Madonna, per la salvezza della città dalla terribile pestilenza, è rimasta tuttora intatta.

A Venezia, infatti, il 21 novembre, giorno della Madonna della Salute, si respira ogni anno l’atmosfera di festa e sono tanti i fedeli che, a tutte le ore, si mettono in fila per entrare nell’omonima chiesa.

Una ricorrenza molto sentita dai veneziani: uffici e scuole restano chiusi, per dare l’opportunità alle famiglie di raccogliersi in un momento di preghiera, seguito da una pausa conviviale e di festa.

Questa mattina era tanta la folla accorsa per seguire la Santa Messa nella chiesa della Madonna della Salute, da cui si vede piazza San Marco e il suo campanile, per ricevere la benedizione o anche soltanto accendere un cero in chiesa.

Funzione seguita anche dal sindaco della città Luigi Brugnaro. Presenti inoltre le giocatrici della squadra di basket Umana Reyer.

A fare da cornice alla folla c’erano le tradizionali bancarelle di candele bianche o colorate, mentre gli agenti di Polizia locale, con l’aiuto dei Carabinieri, erano impegnati nella gestione dei flussi in entrata e in uscita dal luogo di culto.

Anche i vari accessi dai ponti e dalle calli interne venivano gestiti e bloccati a intermittenza, per consentire una migliore circolazione dei fedeli.

Fedeli che, anche se in attesa all’esterno della chiesa, hanno potuto ricevere la benedizione.

Una volta entrati all’interno del luogo di culto, era possibile avvicinarsi ai volontari impegnati nell’accensione dei ceri dei fedeli, per poi dirigersi verso l’altare e recitare una preghiera di fronte all’icona della Madonna col bambino.

Successivamente, una delle uscite disponibili attraversava la sacrestia, dove tanti si sono fermati ad ammirare la storicità del luogo e l’abito talare di Albino Luciani, papa Giovanni Paolo I, oltre a una suggestiva corte interna.

Una volta all’esterno, ad attendere c’erano bancarelle di frittelle, dolci e dolciumi, come le mele caramellate, o di pietanze salate e panini per tutti i gusti, mentre i bambini chiedevano ai genitori un palloncino colorato.

Poco distante dalla chiesa, una barca a vela proponeva un viaggio nel passato, con a bordo un attore che indossava la maschera a becco lungo del “medico della peste”, usata al tempo dai dottori per proteggersi dal morbo, durante le visite ai malati.

Intanto i ristoranti veneziani proponevano nel menu la “castradina”, piatto tipico per questa giornata di festa, una zuppa con carne di montone salata e affumicata, verze, cipolle e vino.

Una festa, quella della Madonna della Salute, che riunisce culto e devozione alla tradizione popolare.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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