Coldiretti, adottata una norma regionale per disciplinare il fotovoltaico su suolo agricolo

“La Regione del Veneto si è dotata di un provvedimento legislativo che ha lo scopo principale di tutelare il suolo agricolo dall’assalto delle multinazionali“. Coldiretti Veneto commenta così l’approvazione della legge regionale che riconosce espressamente  il suolo agricolo quale risorsa limitata, non rinnovabile e che come tale deve essere preservata.

“Si tratta di un principio importante che non preclude comunque di perseguire l’obiettivo del Veneto della transizione energetica verso la decarbonizzazione al 2050 e la riduzione della dipendenza energetica – sottolinea il direttore Marina Montedoro. La norma, frutto di un lavoro di dialogo e confronto costante tra i promotori recepisce le osservazioni di Coldiretti Veneto e non limita la libertà di iniziativa economica degli imprenditori ma crea un tessuto di indicatori di inidoneità delle aree, cioè stabilisce quali sono i criteri in presenza dei quali  la domanda di autorizzazione all’impianto fotovoltaico è rigettata“.

Ed infatti  il parere sulla non idoneità dell’area – sostiene Coldiretti Veneto – spetta alla Regione che, caso per caso, all’esito di un’istruttoria, considera tutti gli interessi coinvolti quali la tutela dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio storico artistico, delle tradizioni agroalimentari locali, della biodiversità e del paesaggio rurale”.

“Tra i vari indicatori di inidoneità dell’aera ad ospitare l’impianto – sottolinea Coldiretti Veneto –  ci sono quelli relativi ai siti inseriti nella lista mondiale dell’Unesco, le aree agricole vocate alla produzione agroalimentari di qualità, i territori rurali di interesse storico già previsti da una deliberazione del Consiglio regionale del 2013 con l’inserimento di elementi di novità quali le zone agricole di pregio, queste  ultime individuate dalle province sentite le amministrazioni comunali coinvolte”.

Allo stesso tempo, il testo normativo, al fine di indirizzare la realizzazione degli impianti nelle aree degradate, propone come siti idonei agli impianti da fonti rinnovabili cave dismesse, discariche e aree industriali e commerciali abbandonate. Infatti, per queste aree il processo istruttorio è fortemente semplificato. 

La Regione del Veneto ha poi voluto affermare un principio fondamentale: nei fondi agricoli tutti gli imprenditori, sia agricoli  che quelli energetici, che vogliono realizzare parchi solari che hanno un forte impatto sul suolo agricolo, superiori ad  1MW, dovranno farlo solo con la tipologia dell’agrivoltaico  cioè di un impianto che adotta soluzioni tali da non compromettere la continuità delle attività di coltivazione agricola e pastorale.

Chi invece intende installare impianti a terra senza alcuna connessione con la attività agricola, dovrà assicurare la continuità dell’attività agricola su una superficie considerevole, con la trascrizione del vincolo di asservimento dei terreni all’impianto, nei pubblici registri. 

È stata infine inserita una verifica della legge. Infatti, dopo due anni dall’entrata in vigore la Giunta relazionerà al Consiglio lo stato di attuazione della legge, se sono stati raggiunti gli obiettivi del Piano energetico nazionale, quanti impianti sono stati realizzati e di quale tipologia, quanta superficie è stata consumata e se il suolo agricolo è stato preservato.

Secondo i dati di Coldiretti, per raggiungere gli obiettivi PNIEC-PNRR al 2030, solo installando fotovoltaico a terra, servirebbero 5000 ettari. Ad oggi sono 700 gli ettari già occupati da pannelli su una superficie agricola utilizzata pari a 835 mila ettari coltivati da oltre 80mila imprese agricole.​

“Ringrazio il Consiglio regionale, e in particolare la mia squadra e la maggioranza, per aver approvato una legge che vuole portare sì il Veneto a produrre più energia rinnovabile con gli impianti fotovoltaici, ma rispettando il paesaggio e i nostri preziosi terreni agricoli”.

E’ questo il commento del presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, all’approvazione, avvenuta in Consiglio regionale, della legge sul fotovoltaico.

“Un grazie va anche ai colleghi di Giunta – aggiunge Zaia – che hanno portato avanti un ottimo lavoro di squadra”.

“E’ stata approvata una norma di buonsenso – conclude – per dare delle regole equilibrate ad uno sviluppo che rischiava di creare evidenti problemi al territorio della nostra bellissima regione”.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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