Nella giornata di domani, dalle ore 9.30 alle 12.30, si terrà una videoconferenza tra funzionari Inps e collaboratori degli studi dei consulenti del lavoro allo scopo di chiarire ai collaboratori i tanti aspetti tecnici che riguardano la gestione del cassetto previdenziale/cruscotto e le varie soluzioni alle note di rettifica relative alla cassa integrazione D.L. 178/2020, oltre a quello di uniformare l’operatività e l’interpretazione delle norme.
L’iniziativa è nata da una collaborazione tra il consiglio provinciale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro di Treviso, presieduto da Stefano De Vallier, quello di Belluno, presieduto da Lara Bortot, l’Ancl (Associazione Nazionale Consulenti del lavoro) di Treviso, presieduta da Antonietta Giacomin, l’Ancl di Belluno, presieduta da Michela Lussato, e l’Inps di Treviso e Belluno con il suo direttore Marco De Sabbata.
“Negli studi sono quasi sempre i collaboratori che si occupano del fare e, come sappiamo chi fa sbaglia – spiega Claudio Bottos, consulente del lavoro e di direzione strategica aziendale – Non si sbaglia solo per aspetti formali, ma anche per quelli interpretativi. Spesso la pubblica amministrazione non si pone la domanda di come sono i processi operativi negli studi professionali e nelle aziende, in parte perché non li conosce e in parte perché pensa di essere lei stessa al centro”.
Bottos ha sottolineato che, come l’azienda e il professionista devono mettere al centro il cliente, la pubblica amministrazione deve mettere al centro il cittadino, sapendo che il filo che per molti aspetti lega il cittadino alla p.a. passa per aziende e professionisti che a loro volta sono cittadini.
Vista l’importanza e l’utilità dell’evento, la platea dei partecipanti è stata allargata a tutti i consigli provinciali della Regione e quindi a tutti i collaboratori dei consulenti del lavoro del Veneto (è previsto anche un intervento del direttore regionale Inps Veneto, Antonio Pone).
“Mettere al centro il cliente in un’azienda o in uno studio professionale significa che, ogni volta che progetti servizi o prodotti e poi li eroghi o fornisci, o generi e/o modifichi procedure o processi, devi sempre pensare alla soddisfazione del cliente e alle sue esigenze – conclude Bottos – Per la p.a. dovrebbe valere lo stesso concetto, solo che al centro, invece del cliente, ci deve essere il cittadino e la filiera che lo supporta”.
Questa iniziativa cerca di andare al cuore del problema rendendo più fluido e certo il processo di gestione, controllo ed erogazione della cassa integrazione ai cittadini, nella speranza che proposte di questo tipo fungano da esempio anche per altri enti, affinché chi opera sia adeguatamente informato e formato.
(Foto: web).
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