Cansiglio: un bellissimo esempio di masting

La foresta del Cansiglio

Ogni estate, come un orologio, milioni di faggi in tutta Europa si sincronizzano, sintonizzando la loro fisiologia riproduttiva. Dal Cansiglio alla Svezia, dalla Spagna alla Polonia, nel giro di pochi giorni, i faggi producono tutti i semi necessari e rilasciano i loro frutti sul suolo della foresta, creando una nuova generazione di alberi e nutrendo l’ecosistema circostante. Questo spettacolo riproduttivo, noto come masting, è comune a molte specie di alberi, ma i faggi europei sono unici nella loro capacità di sincronizzare questo comportamento su scala continentale.

Dall’Inghilterra alla Svezia all’Italia, attraverso mari, fusi orari e climi diversi, questi alberi “sanno” quando riprodursi. Un gruppo di ecologi ha identificato il “cannone di partenza celeste” come il segnale distintivo che, insieme al clima mite, innesca il fenomeno. Analizzando oltre 60 anni di dati di semina, hanno scoperto che i faggi europei sincronizzano la loro alberatura con il solstizio estivo e il picco di luce solare.

Gli ecologi stanno lavorando per scoprire il meccanismo genetico alla base di questo comportamento potrebbe svelare molti altri misteri della fisiologia degli alberi.

Gli ecologi hanno proposto varie teorie per spiegare il masting. Per le piante impollinate dal vento come i faggi, la produzione sincronizzata di fiori migliora l’efficienza dell’impollinazione. Inoltre, gli alberi attraversano periodi di espansione e crisi, con estati fruttuose seguite da estati sterili. Questo comportamento potrebbe avere valore come meccanismo di difesa: una scarsa produzione di semi può far morire di fame i predatori, mentre una produzione prolifica può sopraffarli.

Michał Bogdziewicz e il suo team di ecologi hanno scoperto che i faggi europei coordinano la loro riproduzione su 1.500 chilometri, la più grande risposta di sincronizzazione di qualsiasi specie di albero in Europa. Questa sincronizzazione sembra sfidare la spiegazione standard basata solo sul clima, poiché i faggi mantengono la sincronia nonostante le enormi differenze climatiche regionali.

Gli ecologi stanno collaborando con i biologi molecolari per scoprire i meccanismi che consentono agli alberi di percepire il solstizio estivo. Stanno esaminando il gene CONSTANS, che si attiva in risposta ai cambiamenti stagionali e aiuta a regolare l’orologio circadiano. Se si dimostrasse che il solstizio attiva un meccanismo genetico, sarebbe un passo avanti importante per il campo dell’ecologia.

Andate in Cansiglio e guarderete i faggi con occhi diversi, quello che avete di fronte è un bell’esempio di strategia evolutiva forestale.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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