Conosci i tuoi blocchi al cambiamento?
Sai cosa fare per superare le tue resistenze al cambiamento?
Per tutta la vita noi siamo chiamati al cambiamento, così come le foglie degli alberi, la neve sulle montagne, i germogli in fiore nei giardini. Tutto muta, cambia, è in divenire attorno a noi. Le stagioni, i vicini, un lavoro, gli anziani, uno smartphone di 6 anni fa. Insomma tutto sembra ricordarci che la permanenza non è di questa vita bensì il mutamento caratterizza ogni dimensione della nostra esistenza. Là fuori dunque tutto muta…e qui dentro? Qui non fa differenza, anche il mondo interiore di ognuno di noi cambia sia che lo vogliamo sia che non lo vogliamo.
La cosa che incontro di più nel mio lavoro è il totale rifiuto al cambiamento da parte delle persone. Alcuni preferiscono soffrire, resistere, star male addirittura morire piuttosto che cambiare in risposta a come le cose si stanno evolvendo intorno a loro. Pensateci…è così, le cose stanno proprio così non si vuole cambiare. Quando il cambiamento da fare non è nostro allora diventa semplicissimo. Continuamente ci accorgiamo di amici o parenti che potrebbero cambiare radicalmente la qualità della loro esistenza se smettessero di fumare, di bere, se smettessero di cercare partner da cui vengono sistematicamente abbandonate, se cambiassero dieta, se iniziassero a prendersi cura del proprio corpo con il movimento prima che con l’ibuprofene! Quanti giovani si sentirebbero meno ansiosi se coltivassero relazioni autentiche vis a vis diminuendo l’uso di social oppure leggessero di più. Dall’esterno si sa sempre di cosa gli altri hanno bisogno, come dovrebbero fare ecc ecc…dall’esterno è tutto facile mentre cambiare è davvero difficile e per assurdo anche quando fare quel cambiamento significa andare in meglio!
Se io penso ai momenti più appaganti della mia vita trovo che questi sono stati sempre collegati a momenti in cui era in corso un grande cambiamento tuttavia quando all’epoca pensavo di cambiare lo vedevo come una cosa molto difficile!
Spesso sapere di doverlo fare, ci fa soffrire di più perché siamo consapevoli della necessità di dover cambiare ma non ne abbiamo il coraggio.
Mentre tutti intorno ti diranno vai, buttati, fallo, devi fare così e colà.
Cosa c’è che non cambia nella tua vita?
Cambiano le spese famigliari e pare tendano sempre e solo a crescere. Cambiano le relazioni, i team leader, le emozioni che proviamo, cambiano le nostre idee così come le nostre personalità d’anima interiori e per questo con flessibilità noi dovremmo adattarci, cambiare!
Invece NO, le cose non sono così semplici!
Quando studi psicologia ma per me è avvenuto molto prima quando studiavo filosofia, è stato palese entrando in contatto con Sigmund Freud. Nella sua teoria pulsionale, lui promuoveva l’esistenza di due pulsioni maestre eros e thanatos, che in greco possiamo tradurre con amore e morte. Ricordo anche che per i greci per indicare gli uomini le parole erano aner-andros e antropos, tuttavia l’unico termine che usavano per descriverli era thnetos cioè i mortali.
I mortali sono coloro che nascono già invischiati della pulsione di morte e del suo opposto quella d’amore. Eros è una spinta vitale che appartiene ai mortali e difficilmente ce ne possiamo svestire. Faccio un esempio. Se sono innamorato di Elisa ed incontro Paola che mi piace di più, non sarà di certo semplice spostare la mia pulsione vitale da Elisa a Paola. Inizieró a farmi delle paranoie, mettere in dubbio i sentimenti, fare un swot analysis per contare pro e contro e poi pianti, tragedie, patemi interiori, sensi di colpa per fare un gesto che poi è semplice.
Passare da una situazione all’altra, cioè passare da Elisa a Paola nel nostro caso è estremamente complesso anche se Elisa mi picchia e Paola mi fa le carezze, cioè se devo andare verso una situazione migliore.
Questo processo è sempre lo stesso anche se io voglio cambiare lavoro, cambiare casa, cambiare amicizia, cambiare morosa addirittura cambiare lo spazio del garage portando al card un sacco di cose inutili e vecchie…non è facile!
Quella forza vitale resiste ad ogni nostro cambiamento e ci vincola a cose, persone, luoghi di lavoro che non ci fanno più bene.
È chiaro che non sto dicendo nulla di nuovo e che moltissimi di voi probabilmente tutti lo sapete già ma io ci tengo a ribadirlo e non darlo per scontato: CAMBIARE NON È AFFATTO FACILE
Se cambiare fosse semplice allora mangeremmo meglio, faremmo costante attività fisica, lasceremmo un lavoro che ci svaluta tutti elementi che sappiamo essere alla base di una vita sana ed in salute ma che prevede uno o più cambiamenti.
In rete si trovano bio hacker, specialisti della longevità, creme ed integratori anti age, soluzioni chiavi in mano che millantano di risolvere ogni tipo di esigenza dall’alimentazione, allo sport al sonno profondo venduti sia in sconto che a caro prezzo, con una community oppure un coach virtuale personalizzato.
Tutto questo….confonde, distrae, manipola e fa perdere il focus sulla vera problematica.
Non serve una nuova teoria rispolverata oppure un avanzato marchingegno tecnologico che ci farà cambiare se in realtà non siamo disponibili a farlo!
Dentro di sé ognuno sa che se la sta raccontando con queste scorciatoie posticce tuttavia si è disponibili a fare qualsiasi cosa preferibilmente supportata da una spiegazione metascientifica per evitare di affrontare quel cambiamento che si continua a rimandare.
Quante persone non patirebbero l’ansia, non sarebbero state tradite o picchiate ripetutamente se solo avessero cambiato lavoro, cambiato partner o avessero cambiato la propria psicologa?
Siamo disponibili a fare qualsiasi cosa pur di evitare di cambiare e poi di sentirci in colpa per non averlo fatto. Così si sperperano soldi inutilmente, si spreca preziosissimo tempo, si investe fiducia in teorie, concetti o persone mentre si evita ancora una volta di cambiare.
Come fare dunque per attuare un cambiamento nella propria vita? E come fare per renderlo duraturo e stabile?
La risposta a questa domanda la spiegherò nella prossima puntata, ciao!
(Autore: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo).
(Foto e video: Dottor Pierantonio Polloni psicologo corporeo).
(Articolo di proprietà di Dplay Srl).
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