È notizia di questi giorni il blocco del decreto sugli autovelox da parte di Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio dei ministri e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.
Il decreto avrebbe dovuto mettere ordine sul fronte delle multe e dei ricorsi, stabilendo che, a partire dal prossimo mese di luglio, gli autovelox approvati dal 2017 in poi, già conformi quindi alle norme di taratura, avrebbero dovuto essere considerati automaticamente omologati, senza la necessità quindi di ulteriori passaggi burocratici.
Di conseguenza, il decreto avrebbe portato allo spegnimento degli autovelox più datati, almeno fino al completamento del processo di omologazione. Spegnimento che avrebbe riguardato un numero elevato di autovelox, anche in autostrada.
“Voglio che il documento sia il più completo possibile”, con queste parole ha affrontato la questione Salvini, ieri in visita a Valle di Cadore per un sopralluogo alle varianti dell’Alemagna. Occasione in cui, più in generale, ha parlato a proposito degli autovelox.
“Mettere gli autovelox nei punti più pericolosi è sacrosanto, ma collocarne a decine di migliaia, per fare cassa, è una tassa occulta, che non ha nulla a che vedere con la sicurezza – ha spiegato -. Per il tema della loro omologazione ne stiamo parlando con aziende, associazioni e sindacati”.
“Gli autovelox un po’ furbetti, poco segnalati e in punti dove non c’è un tasso di incidentalità, non riguardano la sicurezza” ha ribadito prima di evidenziare che, con l’entrata in vigore del nuovo Codice della strada, “nei primi tre mesi ci sono 800 feriti e 61 morti in meno”.
E a quei ristoratori e produttori che segnalano un calo nel consumo di vini e alcolici, Salvini ha risposto: “Non abbiamo abbassato il tasso alcolemico, che resta sempre a 0,5 g/l. C’è stato un calo degli incidenti, di morti e feriti: segno che la gente sta capendo – ha dichiarato -. Sarò presente al Vinitaly, dedicato a un prodotto che rappresenta un importante fattore di export e un elemento di cultura identitaria”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Arianna Ceschin)
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