Autonomia, con l’ordinanza della Cassazione più vicino il referendum. Zaia: “Ultima parola alla Corte Costituzionale”

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia durante la “Giornata dell’Autonomia” del 22 ottobre scorso

L’Ufficio Centrale per il Referendum in Corte di cassazione, con un’ordinanza depositata oggi giovedì, ha dichiarato “conformi a legge le richieste di referendum relative all’abrogazione totale della legge n. 86 del 2024 sull’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione”. Contestualmente, ha dichiarato “non conforme a legge la richiesta di referendum relativa all’abrogazione parziale della stessa legge n. 86 del 2024”.

Ad annunciarlo, nelle scorse ore, è stata la stessa Corte Suprema di Cassazione. La necessità di un passaggio alle urne per confermare l’entrata in vigore della riforma fortemente voluta, in particolare, dalla Lega, si fa dunque sempre più probabile, e ciò non poteva che scatenare le prime reazioni.

Il presidente della Regione Veneto Luca Zaia ha affermato che “il referendum è un istituto di democrazia, ma adesso vedremo cosa dirà la Corte Costituzionale, a cui spetta l’ultima espressione, perché il percorso non è finito, quindi cercheremo di capire alla fine se sarà referendum oppure no: al momento non lo è. Staremo a vedere, poi se sarà autorizzato sarà problema di chi presenta il referendum trovare chi andrà a votare. Ad ora la legge è in vigore, il tavolo di trattative va avanti così come il lavoro di back office”.

“Porteremo avanti comunque le istanze dell’Autonomia, perché è l’unico modo per dare un futuro autentico al Veneto e all’intero paese. Le notizie che ci sono giunte questa mattina dalla Cassazione non bloccheranno il nostro cammino: dai giovani alle categorie economiche, tutti credono che un Paese federalista e basato sulla responsabilità dei singoli territori sia l’unico in cui vivere, lavorare e poter incidere nella società”. Così Sonia Brescacin della Lega – Liga Veneta, presidente della V Commissione regionale.

“E’ forse un caso che i nostri giovani scelgano Paesi caratterizzati da un assetto istituzionale autonomista, quando decidono di andare a vivere all’estero? Le mete da loro più desiderate sono infatti la Germania, la Gran Bretagna e gli Stati Uniti: in questi Stati, guidati da un governo nazionale forte ma con una forte attenzione alle particolarità locali, trovano i presupposti per realizzare le proprie aspirazioni. E che dire del nostro mondo produttivo, a partire dai piccoli e medi imprenditori? Da sempre sono convinti, come la Lega, che Autonomia significhi responsabilità e gestione diretta di molti àmbiti; che responsabilità si traduca quindi in efficienza e meno sprechi; meno sprechi, a sua volta, in più competitività. Mentre attendiamo il verdetto definitivo della Consulta, e sulla scia di quanto ribadito ancora una volta dal nostro presidente Luca Zaia, diciamo: avanti tutta con l’Autonomia differenziata. Anche perché non esistono alternative, piaccia o meno” conclude Brescacin.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
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