A scuola con gli animali: conosciamo il bucorvo

Caro lettore,

oggi ti voglio trasportare in Africa, nel deserto del Sahara, a conoscere il bucorvo, un uccello esotico, che appartiene alla stessa famiglia dell’upupa.

Ne esistono due specie: il bucorvo abissino che ha l’habitat tra il Senegal e l’Etiopia; mentre il bucorvo cafro, vive dal Sudafrica all’Africa orientale.

Quando inizia il periodo degli amori si assiste a una “danza” di inseguimenti, poi l’unione dei becchi e un canto che comunica l’unione agli altri pretendenti! Il maschio, per dimostrare la sua lealtà, offre alla prescelta, un dono gastronomico: un frutto o un insetto.

Inizia la costruzione del nido, partendo da cavità naturali o crepe negli alberi o tra le rocce; in alcuni casi sfruttano i nidi, già pronti, e abbandonati dei picchi.

Al momento della deposizione delle uova, 1 o 2, il nido viene chiuso con escrementi, fango e cibo rigurgitato dal maschio, lasciando solo un piccolo pertugio, che servirà al maschio per fornire il cibo alla mamma e ai pulcini. Questo periodo dura circa 3 mesi, di cui la metà di incubazione delle uova, periodo durante il quale la mamma muta le piume delle ali e della coda.

Quando i pulcini sono un po’ cresciuti, la mamma rompe il nido, cosicché entrambi possono contribuire alle cure parentali fino alla completa autonomia. Il bucorvo cafro, invece, non chiude il nido: i genitori si alternano nella ricerca di cibo e nella protezione del nido. Alle cure parentali partecipano anche altri 6 adulti, oltre ai genitori, con i quali costituiscono un clan basato su scala gerarchica, dove l’attività riproduttiva è possibile solo alla coppia più in alto, una volta ogni nove anni.

L’età media del bucorvo è di 35-40 anni, ma nella riserva protetta del Matobo National Park sono protetti e venerati dalla popolazione e vivono anche fino a 70 anni.

Alimentazione

È un animale onnivoro: si nutre di frutti e semi raccolti dal terreno, oltre ad anfibi, insetti, lucertole, mammiferi, ragni, tartarughe e uccelli.

Uccelli… scansafatiche

Presentano un’apertura alare di circa 60 centimetri che utilizzano per volare solo se si trovano di fronte all’erba alta e fitta o se avvertono un segnale di pericolo. Tendenzialmente prediligono camminare sui terreni aridi, dedicandosi alla caccia delle piccole prede.

Ultima curiosità: presenta lunghe sopraciglia, che proteggono gli occhi dal riverbero del sole.

Purtroppo anche questo animale è a rischio di estinzione a causa della riduzione del suo habitat e della caccia effettuata dall’uomo, il tutto aggravato dalla sua scarsa riproduttività, infatti non nidifica tutti gli anni.

Se vuoi conoscere altre curiosità su questo animale, ti aspetto! È presente, inoltre, nel capitolo 3 del libro Il mondo di Alphazoo.

Non mi resta che augurarti buona domenica e buona settimana!

Ti aspetto la settimana prossima per parlarti del casuario!

(Autore: Francesca Savino).
(Foto: Wikipedia).
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