Santi, beati e ricorrenze di oggi, giovedì 28 aprile: Santa Gianna Beretta Molla

Gianna Beretta nacque a Magenta (diocesi e provincia di Milano) il 4 ottobre 1922, decima di tredici figli. Già dalla fanciullezza accoglie con piena adesione il dono della fede e l’educazione limpidamente cristiana.

Negli anni del liceo e dell’università è giovane dolce, volitiva e riservata, e mentre si dedica con diligenza agli studi, traduce la sua fede in un impegno generoso di apostolato tra le giovani di Azione Cattolica e di carità verso gli anziani e i bisognosi nelle Conferenze di San Vincenzo. Laureata in Medicina e Chirurgia nel 1949 all’Università di Pavia, apre nel 1950 un ambulatorio medico a Mesero; si specializza in Pediatria nell’Università di Milano nel 1952 e predilige, tra i suoi assistiti, mamme, bambini, anziani e poveri.

Mentre compie la sua “missione” di medico, accresce il suo impegno generoso nell’Azione Cattolica, e al tempo stesso esprime con gli sci e l’alpinismo la sua grande gioia di vivere. Si fidanza con l’ingegner Pietro Molla. Si sposa il 24 settembre 1955. Nel novembre 1956 è mamma più che felice di Pierluigi; nel dicembre 1957, di Mariolina; nel luglio 1959, di Laura.

Sa armonizzare, con semplicità ed equilibrio, i doveri di madre, di moglie, di medico, e la gran gioia di vivere. Nel settembre 1961, verso il termine del secondo mese di gravidanza, è raggiunta dalla sofferenza e dal mistero del dolore; insorge un fibroma all’utero. Prima del necessario intervento operatorio, pur sapendo il rischio che avrebbe comportato il continuare la gravidanza, supplica il chirurgo di salvare la vita che porta in grembo e si affida alla preghiera e alla Provvidenza.

La vita è salva, ringrazia il Signore e trascorre i sette mesi che la separano dal parto con impareggiabile forza d’animo e con immutato impegno di madre e di medico. Alcuni giorni prima del parto, pur confidando sempre nella Provvidenza, è pronta a donare la sua vita per salvare quella della sua creatura: “Se dovete decidere fra me e il bimbo, nessuna esitazione: scegliete – e lo esigo – il bimbo. Salvate lui”. Il mattino del 21 aprile 1962, dà alla luce Gianna Emanuela e il mattino del 28 aprile, nonostante tutti gli sforzi e le cure per salvare entrambe le vite, tra indicibili dolori, dopo aver ripetuto la preghiera “Gesù ti amo, Gesù ti amo”, muore santamente. Aveva 39 anni.

I suoi funerali furono una grande manifestazione unanime di commozione profonda, di fede e di preghiera. Fu sepolta nel cimitero di Mesero, mentre rapidamente si diffondeva la fama di santità per la sua vita e per il gesto di amore e di martirio che l’aveva coronata. Fu beatificata da Giovanni Paolo II il 24 aprile 1994, nell’Anno Internazionale della Famiglia, e fu ufficialmente proclamata Santa dallo stesso Pontefice il 16 maggio 2004.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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