Santi, beati e ricorrenze di oggi, giovedì 26 maggio: Ascensione del Signore e San Filippo Neri

Nella tradizione cristiana, nel giorno dell’Ascensione si celebra l’ascesa al cielo di Gesù e ricorre quaranta giorni dopo la sua morte e resurrezione. Si tratta pertanto di una ricorrenza “mobile” (non cade sempre nello stesso giorno dell’anno) in quanto collegata alla data della Pasqua.

In Italia tale ricorrenza non è riconosciuta come festività, e pertanto la Chiesa Cattolica ne posticipa la data alla successiva domenica. I paesi europei in cui tale giorno è invece riconosciuto festività nazionale sono: Austria, Belgio, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Islanda, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Svezia e Svizzera.

Nato nel 1515, figlio di un notaio fiorentino di buona famiglia, ricevette una buona istruzione e poi fece pratica dell’attività di suo padre. Subì l’influenza dei domenicani di San Marco, dove Savonarola era stato frate non molto tempo prima, e dei benedettini di Montecassino: all’età di diciott’anni abbandonò gli affari e andò a Roma. Là visse come laico per diciassette anni e inizialmente si guadagnò da vivere facendo il precettore, scrisse poesie e studiò filosofia e teologia.

A quel tempo la città era in uno stato di grande corruzione, e nel 1538 Filippo Neri cominciò a lavorare fra i giovani della città e fondò una confraternita di laici che si incontravano per adorare Dio e per dare aiuto ai pellegrini e ai convalescenti, e che gradualmente diedero vita al grande ospizio della Trinità. Filippo passava molto tempo in preghiera, specialmente di notte e nella catacomba di San Sebastiano, dove nel 1544 sperimentò un’estasi di amore divino che si crede abbia lasciato un effetto fisico permanente sul suo cuore.

Nel 1551 Filippo Neri fu ordinato prete e andò a vivere nel convitto ecclesiastico di san Girolamo, dove presto si fece un nome come confessore alla Congregazione dell’Oratorio. Dopo la sua morte avvenuta nel 1595 ebbe subito fama di santità presso i fedeli: Santo della gioia e Apostolo di Roma sono alcuni appellativi attribuitigli dai devoti.

Fu proclamato santo nel 1622. Nonostante le sue reliquie siano in moltissime chiese, le sue spoglie sono venerate nella cappella della chiesa di Santa Maria in Vallicella dal 1602. La sua memoria liturgica coincide, com’è tradizione, con il giorno della sua morte, il 26 maggio.

(Foto: archivio Qdpnews.it – Wikipedia).
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