Si celebra oggi, 4 giugno, la Giornata internazionale dei bambini innocenti vittime di aggressioni. Si tratta di una ricorrenza indetta dall’Organizzazione delle Nazioni Unite il 19 agosto 1982, quando durante una sessione speciale sulla questione della Palestina emerse il dramma delle giovani vittime della violenza bellica. Tutto questo per ricordare e sensibilizzare la popolazione su un grave problema che colpisce la società, più diffuso di quanto si possa immaginare.
L’ultimo rapporto dell’OMS ha stimato che, nel mondo, 1 bambino su 2 è vittima di maltrattamenti fisici, mentali ed emotivi. Si tratta di una cifra alta, soprattutto se si considera che il 90% di questi avvengono all’interno delle famiglie.
Tale circostanza impedisce, molto spesso, di rilevare i casi, facendoli rimanere inespressi e invisibili, rischiando, inoltre, che, per le giovani vittime, diventi ancora più complesso superare l’accaduto, incidendo sullo sviluppo mentale e fisico.
In Italia, ad oggi, non esistono dati precisi sul numero di abusi, ma una recente indagine ha stimato che 45 minori su 1000 sono seguiti dai servizi sociali.
Si tratta di una situazione in peggioramento a causa della pandemia che ha costretto le famiglie a ritirarsi nelle proprie abitazioni e ha visto una limitazione delle figure di sostegno, come insegnanti, operatori sanitari e amici. La mancata possibilità di un contatto ha impedito, dunque, ai minori di rendere noto quanto accadeva amplificando il problema.
Le forme di abuso si possono sviluppare in diverse forme: maltrattamento fisico, aggressioni e punizioni di tipo corporale inflitte, nella maggior parte dei casi, per punire; maltrattamento psicologico, compiuto con ripetute e continue pressioni psicologiche, ricatti, minacce, rifiuto, indifferenza e denigrazione; abuso sessuale che risguarda qualsiasi attività sessuale tra un adulto e un/a bambino/a, ma anche la patologia delle cure, cioè un’inadeguatezza di attenzione rispetto ai bisogni fisici e psicologici di cui necessita il minore.
In molti casi, purtroppo, si tratta anche di più tipi di violenza insieme. Per contrastare il fenomeno è, dunque, fondamentale avere la consapevolezza di quanto accade per poter prevenire, ma anche ricevere il sostegno di importanti organizzazioni che si occupano di tutelare i minori e di promuovere attività di aiuto per i genitori.
(Foto: web).
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