Uomini e grandi carnivori: un rapporto prede-predatori antico e moderno

Chi sono le prede e chi i predatori?

Gli uomini e i grandi carnivori da sempre condividono un rapporto di predazione. Ma chi è la preda e chi il predatore? È questa la vera domanda a cui dobbiamo rispondere.

A noi piace pensarci come dei grandi cacciatori, un po’ meno come prede. Ma questa è la nostra storia evolutiva. Siamo prede anomale, ovviamente. Siamo delle prede intelligenti. Siamo prede che grazie ad un cervello unico tra tutte le specie viventi e ad un linguaggio in grado di trasferire cultura in tempi rapidissimi, possiamo diventare predatori. È questa la nostra caratteristica. Ma è davvero solo nostra?

Con un piccolo passo indietro nello spazio e nel tempo, trasferiamoci in Germania 190.000 anni fa nella Grotta dell’Unicorno. Siamo nell’odierna Bassa Sassonia e ci troviamo in un vero e proprio monumento nazionale che, nel 2017, l’UNESCO ha incluso nel proprio Geoparco.

È un luogo avvolto da mistero e fascino che ha catturato l’attenzione di esploratori e studiosi per secoli, offrendo una finestra sul passato remoto. In un passato più recente i suoi corridoi e le sue grandi sale sono stati esplorati da Leibniz, Goethe, Cuvier, Virchow e Lun. Per dire.

Ed è nel 2022 che il team guidato da Thomas Terberger (Università di Gottinga) e dallo scienziato Gabriele Russo ha trovato due ossa “particolari” di zampe di leoni delle caverne (Panthera spelaea). Specie estinta da più o meno 12.500 anni, il leone delle caverne eurasiatico occupava il ruolo ecologico chiave di predatore apicale nella catena trofica.

Tra tutti i grandi predatori che abbiamo incontrato durante il nostro percorso evolutivo, il leone è sicuramente uno dei più carismatici, non è un caso che ancora oggi continui ad essere un’icona della cultura popolare in molte tradizioni in tutto il mondo.

La storia della dispersione del leone presenta alcuni paralleli con la nostra. Originario del continente africano, il leone si diffonde rapidamente in Eurasia durante il Pleistocene medio (tra 774.000 e 129.000 anni fa) espandendo il proprio areale fino al Nordamerica.

190.000 anni quindi i leoni delle caverne dominavano le catene trofiche eurasiatiche, ma uno di loro incontrò un gruppo di umani che lo cacciarono e che lasciarono dei segni di taglio sulle ossa delle zampe tali da indicare che il leone sia stato scuoiato in modo che gli artigli rimanessero visibili sulla pelliccia.

La grossa scoperta è che quel gruppo di uomini non appartenevano alla nostra specie, H.sapiens, ma ad un’umanità ormai estinta, appartenevano alla specie H. neanderthalensis

E si, proprio come noi, i Neanderthal erano sia prede che predatori.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
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