Acqua di rose fatta in casa
Per realizzare l’acqua di rose fatta in casa, è necessario procurarsi delle rose di quelle che si trovano nei roseti. Si tratta, infatti, di quelle più adatte a questo tipo di utilizzo in quanto non trattate in alcun modo. Una volta trovate, i petali andranno poi puliti con acqua distillata.
Per farlo occorre lavare per bene i petali facendo bollire l’acqua e versandogliela sopra quando è ancora bollente. Ciò andrà fatto in una ciotola di vetro che si dovrà poi coprire per 30 minuti.
Una volta raffreddato il tutto si può filtrare, raccogliendo l’acqua di rose ormai pronta in un barattolo. Si tratta di un prodotto che dura all’incirca una decina di giorni.
Come superare un pasto pesante
Se cercate un metodo veloce provate acqua e limone per digerire. In un bicchiere di acqua aggiungete il succo di mezzo limone (anche uno intero, se piccolo). Bevete a piccoli sorsi e vi sentirete subito meglio.
Un’altra soluzione rapida ed efficace è il classico bicarbonato, ottimo dopo un pasto abbondante o ricco di grassi e fritture. Mettete in un bicchiere d’acqua un cucchiaino di bicarbonato, bevete a piccoli sorsi e nel giro di pochi minuti inizierete a digerire sentendovi più leggeri.
Scongelare le verdure in padella
Ci sono verdure come il sedano o le zucchine che si utilizzano direttamente senza essere scongelate.
Un preparato per soffritto fatto in casa, ad esempio, si potrà utilizzare direttamente nell’olio caldo. Vedrete che dopo pochi minuti inizieranno a perdere l’acqua del congelamento e non si attaccheranno alla padella.
Cost per wear: quando ci costa davvero un indumento
Questa sigla indica il costo di un indumento in rapporto alle volte che lo si è indossato e si ottiene dividendo il prezzo iniziale del capo per il numero di utilizzi. Calcolare il cpw di un indumento ha sicuramente delle ricadute positive sulle nostre finanze, che siamo in questo modo più in grado di razionalizzare, ma ci consente anche di fare qualcosa di utile per l’ambiente. Infatti, la produzione di tessuti genera dalle 15 alle 35 tonnellate circa di CO2 per tonnellata di tessuti prodotti. L’industria dell’abbigliamento, della calzatura e del tessile, con 654 chili di CO2 equivalente a persona prodotti nel 2017, si attesta come la quinta più inquinante in Unione europea a livello di emissioni di gas serra. Scegliamo quindi indumenti di buona qualità che possiamo indossare così per molte volte.
3 accorgimenti per una pasta più sostenibile
Mettere il coperchio sulla pentola quando si porta l’acqua a ebollizione, non utilizzare più della quantità di acqua necessaria e sfruttare il metodo di cottura indiretta.
Cuocere 100 g di pasta con 700 ml di acqua invece che con il litro convenzionale permette di diminuire del 30% l’utilizzo di acqua e di ridurre del 13% il consumo di energia e le emissioni di CO2.
Utilizzare il metodo della cottura passiva – che consiste nello spegnere il fuoco dopo i primi 2 minuti di cottura della pasta e lasciarla cuocere passivamente nell’acqua – il risparmio di energia e emissioni di CO2 arriva fino al 47%.
Yoga a casa con i migliori canali Youtube
Fare yoga a casa è possibile, basta conoscere gli insegnanti qualificati e lasciarsi guidare. Scopriamo, quindi, gli insegnanti di yoga migliori su YouTube: Denise Dellagiacoma, Michela Maltoni, Eliana Dell’Anna, Claudia Casanova, Breath and Flow, La Scimmia Yoga, Jessica Richburg, Yoga with Adriene, Natalia Sense, Move with Nicole.
Polli sacri
Durante l’Età del Bronzo e l’Età del Ferro i polli domestici erano ritenuti animali sacri da rispettare e venerare. Chiunque osava cibarsi delle loro carni e delle loro uova infrangeva un tabù agli occhi dell’intera comunità.
A rivelarlo è un nuovo studio inglese pubblicato di recente sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences in cui un team di ricercatori internazionali ha esaminato i resti ossei di polli trovati in oltre di 600 siti in 89 paesi. Di questi i più antichi sono stati rinvenuti nel villaggio thailandese Ban Non Wat e datati intorno al 1650-1250 a.C.
Riciclo creativo con le bottiglie di plastica
Non buttate le bottiglie di plastica: il riciclo creativo permette di dare vita ai più svariati oggetti, dal cestino per la spazzatura ai segnaposto a forma di fiore. E per i piccini che hanno paura del buio, il riciclo creativo delle bottiglie di plastica può essere un vero e proprio asso nella manica: con l’aggiunta di una lampadina e con l’aiuto di un nastro isolante nero e poco altro una bottiglia di plastica può trasformarsi in una lucciola che li guida nella notte. Non dimentichiamoci dei tappi: il riciclo creativo delle bottiglie di plastica passa anche dalle loro estremità, scoprite come riconvertire i tappi in segnaposto, magneti, basi per collane e gioielli di design.
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Autore: Redazione Ratio Famiglia – Sistema Ratio Centro Studi Castelli