Via libera preliminare dal Ministero dell’Economia alla proposta della quinta edizione per la definizione agevolata per le cartelle esattoriali relative al periodo compreso tra il 2000 e il 2023, mentre restano da sciogliere i nodi sulla fattibilità della misura.
La proposta di introdurre la cosiddetta “rottamazione-quinquies” ha ottenuto un primo segnale positivo dal Ministro dell’Economia e delle Finanze. Si tratta di un progetto finalizzato a introdurre una nuova definizione agevolata per le cartelle esattoriali relative al periodo compreso tra il 2000 e il 2023, consentendo ai contribuenti di sanare i propri debiti fiscali con un piano di rateizzazione in 120 quote mensili, pari a 10 anni, senza applicazione di interessi né sanzioni.
La proposta è stata formalmente presentata alla Camera il 27.11.2024 e successivamente depositata al Senato per garantirne una rapida approvazione. Nel dettaglio, l’iniziativa consente una maggiore flessibilità rispetto alle precedenti rottamazioni, come la “quater”, attualmente oggetto di riapertura durante la conversione del decreto Milleproroghe.
Elemento distintivo della rottamazione-quinquies è l’estensione del periodo di tolleranza: si prevede infatti che la decadenza dal beneficio non scatti immediatamente al primo ritardo, ma solo dopo il mancato pagamento di 8 rate non consecutive.
La misura è stata definita come una risposta all’emergenza nazionale relativa alla gestione dell’enorme mole di debiti accumulati negli ultimi decenni, con un valore complessivo superiore a 1.200 miliardi di euro secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Il Viceministro dell’Economia ha comunque sottolineato la necessità di un’analisi preliminare per comprendere quali carichi fiscali siano realisticamente recuperabili e quali, invece, possano essere considerati inesigibili o di importo trascurabile.
Nonostante il sostegno politico manifestato dal Ministro dell’Economia, permane un forte dibattito interno al Governo sulla sostenibilità economico-finanziaria di una misura così ampia. L’obiettivo dichiarato dalla proposta è, da un lato, quello di offrire ai contribuenti strumenti per sanare i propri debiti in maniera graduale e sostenibile, dall’altro, quello di ridurre il carico amministrativo legato alla gestione e al recupero forzoso delle cartelle di importo elevato.
Se approvata, la rottamazione-quinquies consentirebbe ai contribuenti di allinearsi con il Fisco senza l’aggravio di costi accessori, rappresentando una significativa opportunità per regolarizzare posizioni debitorie a lungo irrisolte. Tuttavia, il percorso legislativo appare ancora incerto e l’effettiva attuazione dipenderà non solo dalle valutazioni tecniche del Mef, ma anche dalla capacità del Governo di trovare una convergenza tra le diverse sensibilità politiche.
(Autore: Sabatino Pizzano – Sistema Ratio)
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