L’istituzione del Registro dei crediti di carbonio agroforestali , in via di approvazione definitiva, consentirà di calcolare in modo scientifico e ufficiale l’ammontare dei singoli crediti detenuti da ciascun titolare di attività forestale o agricola, tali da potere essere monetizzati e garantire ai territori più svantaggiati nuove risorse che consentano l’erogazione dei servizi pubblici in aree altrimenti destinate allo spopolamento.
D’altronde, la definizione di uno standard nazionale per quantificare i crediti di carbonio derivanti dalle attività agroforestali deve diventare una priorità per l’agricoltura italiana, soprattutto in un momento in cui le strategie europee verso il settore impongono scelte non sempre condivisibili sotto il profilo della sostenibilità socioeconomica.
La lotta al cambiamento climatico passa inevitabilmente attraverso la riduzione di anidride carbonica nell’atmosfera.
L’intero progetto, in particolare, nasce con l’intento di approvare le linee guida europee per la certificazione degli assorbimenti di carbonio nel settore agricolo e forestale, generati sia da investimenti pubblici che privati come i mercati del carbonio.
Grazie a tale sistema di certificazione, infatti, lo stoccaggio del carbonio nelle foreste sarà ancora più efficace, proprio per poter rispettare gli impegni presi dalla Commissione Europea di ridurre le emissioni di gas serra di almeno il 55% entro il 2030, rispetto ai livelli del 1990, e di raggiungere la neutralità climatica nel 2050 (Pacchetto “Fit for 55“). Il tutto garantendo, al contempo, ai proprietari agricoli e forestali la remunerazione (proveniente dalla PAC o dai mercati del carbonio) di quelle attività in grado di favorire l’assorbimento del carbonio.
Si tratta, pertanto, di uno strumento normativo fondamentale , un tassello essenziale per far fronte alla sfida climatica, che investe non solo l’agricoltura e le foreste, ma è replicabile in tutti i settori orientati alla green economy e alla compensazione attraverso l’acquisto di crediti di carbonio, per diventare a emissioni zero.
Autore: Paolo Lacchini – Sistema Ratio Centro Studi Castelli