Rapporto lavoratori – pensionati a 1,46

Con un’occupazione in ripresa benché distante dai livelli europei, sale il rapporto tra attivi e pensionati, fondamentale indicatore di tenuta della previdenza italiana: nel 2023 si attesta a quota 1,4636, il miglior valore della serie storica tracciata dal rapporto.

Emerge dal 12° rapporto del Centro studi e ricerche Itinerari previdenziali, in cui si sottolinea che il sistema è sostenibile, a patto di compiere scelte più oculate su anticipi ed età di pensionamento. L’incremento dei pensionati si deve alle molte vie d’uscita in deroga alla Fornero introdotte dal 2014 e culminate con Quota 100, Quota 102 e Quota 103.

Su 3,63 residenti, almeno uno è pensionato: dato molto elevato, guardando al picco di invecchiamento nel 2045. Quanto al numero di prestazioni, al 2023 ne risultano in pagamento 22.919.888 (+0,65%): si tratta di 17.752.596 prestazioni erogate nella tipologia IVS, 4.540.149 pensioni assistenziali Inps e 627.143 indennitarie Inail.

Nel periodo 2008-2023, si rileva un calo di 787.407 prestazioni (-3,32% in 16 anni). Secondo l’analisi, i conti della previdenza reggono e dovrebbero farlo anche nel 2035-40, quando la maggior parte dei baby boomer sarà pensionata.

(Autore: Sistema Ratio)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
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