• Solo il 5,3% dei libri digitali viene attivato dagli studenti italiani e di media l’accesso è inferiore alle 6 volte in un anno scolastico. Emerge dall’indagine dell’osservatorio Aie-Miur.
• La ricerca, condotta tra gli editori che operano nel settore educativo per valutare le modalità di studio degli studenti, tra carta e digitale, dimostra che negli ultimi 5 anni l’adozione del libro misto (versione che comprende una parte cartacea e una digitale accompagnata da contenuti digitali integrativi, senza aggravio di costo per l’utente) sia passata dal 70% al 92%, mentre il libro di testo completamente digitale (il cosiddetto e-book) sia rimasto pressoché stabile al 1%.
• Solo il 5,3% dei libri adottati viene attivato nella sua versione digitale, con un accesso medio di poco meno di 6 volte nel corso dell’anno scolastico.
• I libri più attivati risultano essere i sussidiari delle classi 4-5 nelle scuole primarie (elementari); nelle scuole secondarie invece la materia più attivata è l’inglese, anche se la matematica registra il maggior numero di accessi e di utilizzo effettivo.
• Nonostante il 74,6% dei docenti utilizzi almeno una volta alla settimana il digitale nella didattica, i dati evidenziano che solo una piccola parte degli studenti usufruisce realmente dei contenuti digitali per studiare.