Moda, 15 milioni di euro per transizione verde e digitale

È con il D.M. 8.08.2024 che il Ministero delle Imprese e del Made in Italy detta le regole per le misure per la transizione verde e digitale nella moda.

Il decreto, attuativo dell’art. 11, c. 2 L. 206/2023, individua le imprese beneficiarie e definisce le modalità di attuazione dell’intervento volto a sostenere, sull’intero territorio nazionale, la realizzazione di investimenti finalizzati alla transizione ecologica e digitale delle imprese operanti nel settore del tessile, della moda e degli accessori.

Per la piena operatività della misura bisogna attendere l’emanazione di un successivo provvedimento del MIMIT che fissa i termini per la presentazione delle domande di agevolazione e fornisce eventuali ulteriori specificazioni per la corretta attuazione dell’intervento.

Dote complessiva suddivisa per anni – Sono destinate alla misura le seguenti risorse pari a:

– 5.000.000 euro per l’anno 2023;

– 10.000.000 euro per l’anno 2024.

Tipologia di imprese beneficiarie – Possono beneficiare delle agevolazioni le imprese, operanti sull’intero territorio nazionale, che alla data di presentazione della domanda:

– operano nel settore del tessile, della moda e degli accessori; rientrano nel predetto settore le imprese che svolgono almeno una delle attività indicate nell’allegato n. 1. A tal fine, rileva il codice di attività prevalente della classificazione delle attività economiche ATECO 2007 esercitato dal soggetto richiedente e comunicato con modello AA7/AA9 all’Agenzia delle Entrate ai sensi dell’art. 35 D.P.R. 29.10.1972, n. 633 o unitamente al modello Comunica in Camera di commercio;

– risultano qualificabili come PMI;

– sono regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese presso la Camera di Commercio di competenza.

Transizione ecologica e digitale – Possono accedere alle agevolazioni le imprese che intendono intraprendere percorsi di sviluppo volti a favorire la transizione ecologica e digitale del processo produttivo o dei prodotti o servizi offerti.

Contributo a fondo perduto – L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto, nella misura massima del 50% delle spese ammissibili e nel limite massimo di 60.000 euro. Le agevolazioni sono concesse alle imprese beneficiarie ai sensi del regolamento de minimis (Regolamento (UE) 2023/2831 della Commissione del 13.12.2023) e possono essere cumulate con altri aiuti di Stato, anche de minimis, nei limiti previsti dalla disciplina europea in materia di aiuti di Stato di riferimento.

Soggetto gestore della misura – Soggetto gestore è l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa S.p.A. – Invitalia. Le domande di agevolazione devono essere presentate, a pena di invalidità, esclusivamente per via elettronica utilizzando la piattaforma informatica messa a disposizione dal Soggetto gestore.

Prestazioni specialistiche – Le agevolazioni alle imprese beneficiarie (identificate con gli specifici codici ATECO) saranno concesse, per l’acquisizione di prestazioni specialistiche, in particolare:

– attività di formazione del personale dipendente dell’impresa;

– implementazione di una o più tecnologie abilitanti finalizzate a favorire lo sviluppo dei processi aziendali o di prodotti innovativi: cloud computing, big data analytics, intelligenza artificiale, blockchain, robotica avanzata e collaborativa, manifattura additiva e stampa 3D, Internet of Things, realtà aumentata, soluzioni di manifattura avanzata, piattaforme digitali per condivisione di competenze, sistemi di tracciabilità digitale della filiera produttiva;

– ottenimento di certificazioni di sostenibilità ambientale;

– servizi di analisi di Life Cycle Assessment (LCA).

Autore: Cinzia De Stefanis – Sistema Ratio Centro Studi Castelli
Foto: archivio Qdpnews.it
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