Distretti del cibo per lo sviluppo dei territori

Un plafond da 100 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dell’Agricoltura.

È stato pubblicato sul sito del Ministero dell’Agricoltura il nuovo bando per i “Distretti del cibo”, che mette a disposizione 100 milioni di euro per la promozione e lo sviluppo dei territori e delle produzioni locali, nonché per garantire la sicurezza alimentare, migliorare la sostenibilità e la competitività delle produzioni e ridurre lo spreco alimentare.

Distretti del cibo – I Distretti del cibo sono enti riconosciuti dalle Regioni e dalle Province autonome che a livello locale aggregano imprese del settore agricolo e agroalimentare, ma possono vedere la partecipazione anche di enti pubblici e istituzioni, per valorizzare e promuovere i prodotti e l’offerta turistica di un determinato territorio, per favorire la collaborazione, lo scambio di conoscenze e buone pratiche tra gli attori coinvolti e per aumentare la competitività e la propensione all’innovazione delle imprese, in modo da generare un impatto positivo sulla produzione agricola, sull’ambiente, sullo sviluppo territoriale e in termini di inclusione sociale.

Finanziamenti – Il bando finanzia la realizzazione degli interventi previsti nell’ambito del Contratto di distretto, cioè il documento stipulato tra il Ministero dell’Agricoltura e un soggetto proponente, delegato dai membri del Distretto, per promuovere un programma di interventi di valore compreso tra 3 e 25 milioni di euro. Il programma di interventi può includere:

– investimenti in attivi materiali e immateriali per la produzione agricola primaria;

– trasformazione e commercializzazione di prodotti agricoli e alimentari;

– partecipazione ai regimi di qualità per i prodotti agricoli;

– progetti di ricerca e sviluppo per innovazioni nel settore agricolo;

– investimenti nella trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli;

– sviluppo del sistema della conoscenza e condivisione di innovazioni tra le imprese.

Soggetti beneficiari – I beneficiari delle agevolazioni sono i contraenti sottoscrittori dell’Accordo e del Contratto di Distretto.

Ammontare dei contributi – Le agevolazioni sono concesse sotto forma di contributo in conto capitale, nei limiti previsti dalle norme in materia di aiuti di Stato, tenendo conto della tipologia di interventi e della dimensione dell’impresa.

In particolare, il contributo in conto capitale copre fino al:

– 65% delle spese per investimenti nelle aziende agricole connessi alla produzione agricola primaria;

– 65% delle spese per investimenti nel settore della trasformazione di prodotti agricoli e della commercializzazione di prodotti agricoli (investimenti con costi ammissibili superiori a 25 milioni di euro o il cui equivalente sovvenzione lordo supera i 12 milioni di euro saranno appositamente notificati alla Commissione a norma dell’art. 108, par. 3 del TFUE);

– 100% delle spese per la partecipazione dei produttori di prodotti agricoli ai regimi di qualità;

– 100% per le spese di ricerca e sviluppo nel settore agricolo e agroalimentare;

– 100% per spese per lo sviluppo del sistema della conoscenza e la condivisione e diffusione delle innovazioni;

– 100% delle spese per attività di animazione e comunicazione del Programma del Contratto di Distretto;

– 20% per le piccole imprese e 10% per le medie imprese per investimenti nella trasformazione di prodotti agricoli in prodotti non agricoli, nel limite della soglia di notifica dell’aiuto pari a 7,5 milioni di euro per impresa e per progetto di investimento.

Presentazione delle domande – Le domande devono essere presentate, via PEC o attraverso l’apposito portale web, entro il 15.11.2024.

Dopo la presentazione, le istanze saranno valutate, secondo l’ordine cronologico di arrivo, da una Commissione valutatrice.

Autore: Cinzia De Stefanis – Sistema Ratio Centro Studi Castelli
Foto: archivio Qdpnews.it
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