Decreto Coesione, le novità in materia di lavoro

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 60/2024, c.d. “decreto Coesione”, recante misure a sostegno dell’avvio di attività imprenditoriali e/o libero professionali ed esoneri contributivi a favore di assunzioni stabili e reinserimenti nel mondo del lavoro.

Il D.L. 60/2024, tra le altre, contiene talune misure riferite all’ambito giuslavoristico, di particolare interesse e meritevoli di approfondimento nel presente elaborato.

Innanzitutto, si segnalano due misure denominate “Autoimpiego Centro Nord” e “Resto al Sud 2.0”: entrambe sono misure a sostegno dell’avvio di attività imprenditoriali e/o libero professionali.

I destinatari delle citate misure sono individuati in giovani under 35, che versino in condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale, disoccupazione o inoccupazione, talora anche destinatari delle misure rientranti nel “programma GOL” (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori). L’attività in questione può avere forma individuale (leggasi ditta individuale o attività libero-professionale) o parimenti in forma collettiva (leggasi società, i cui soci ben possono essere anche soggetti over 35, purché ai soci under 35 sia riservato l’esercizio del controllo o amministrazione della detta società).

Nel caso dell’agevolazione “Resto al Sud 2.0” le nuove attività devono essere localizzate nei territori delle Regioni Abruzzo, Molise, Basilicata, Campania, Calabria, Puglia, Sicilia, Sardegna, oppure nei territori delle Regioni colpite dagli eventi sismici del 2009 e del 2016; viceversa per l’agevolazione “Autoimpiego Centro Nord” le nuove attività devono essere localizzate nei territori diversi dai precedenti. La misura dell’agevolazione si sostanzia in via alternativa in: voucher (non rimborsabili e utilizzabili per l’acquisto di beni, strumenti e servizi per l’avvio delle attività) oppure in un contributo a fondo perduto (calcolato in percentuale sull’importo dell’investimento per l’avvio delle attività).

Inoltre, sono previsti 3 sgravi contributivi finalizzati a implementare il numero di assunzioni stabili.

Il primo di definisce “Bonus giovani”, rivolto a soggetti under 35 mai precedentemente assunti a tempo indeterminato (i rapporti di apprendistato sono esclusi), la cui assunzione avvenga nel periodo compreso tra il 1.09.2024 e il 31.12.2025. L’agevolazione prevede un esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, a esclusione dei premi assicurativi Inail, per un periodo massimo di 24 mesi e mensilmente di importo non superiore a 500 euro. Nel caso l’assunzione avvenisse presso un’azienda o sede operativa localizzata nella zona ZES del Mezzogiorno, l’importo mensile verrebbe elevato a 650 euro. Il lavoratore che, per effetto dell’assunzione, desse diritto al beneficio, ma successivamente cessasse il rapporto, potrebbe permetterne la fruizione residua al nuovo datore di lavoro, in caso di reimpiego.

Il “Bonus donne”, invece, consiste in un esonero completo dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi Inail, per un periodo massimo di 24 mesi e per un importo limite mensile di 650 euro, per le assunzioni a tempo indeterminato verificatesi dal 1.09.2024 al 31.12.2025 di donne di qualsiasi età prive di impiego retribuito da almeno 6 mesi residenti nella zona ZES del Mezzogiorno; oppure di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.

Infine, il “Bonus Zona Economica Speciale” consiste in un esonero del versamento del 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi Inail, per un periodo massimo di 24 mesi ed entro il limite mensile di 650 euro, di soggetti under 35 disoccupati da almeno 24 mesi, per assunzioni a tempo indeterminato effettuate dal 1.09.2024 al 31.12.2025. L’esonero è, però, riservato a datori di lavoro che occupino fino a 10 dipendenti e che assumano presso una sede o un’unità produttiva ubicata nella ZES.

Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Alberto Bortoletto – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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