Caro-bollette: una dote da 3 miliardi di euro per famiglie e imprese

Con il decreto contro il caro-bollette (D.L. 19/2025), sono stati stanziati in totale 3 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro per le famiglie e 1,4 miliardi per le imprese.

L’obiettivo principale è ridurre i costi energetici e aumentare la trasparenza nel mercato. Per le imprese, si prevedono tagli agli oneri di sistema e finanziamenti per la transizione energetica. Per i consumatori domestici, si punta a bollette più chiare e confrontabili grazie all’intervento di ARERA. Quest’ultima dovrà definire regole precise per la leggibilità delle offerte e dei contratti, con la possibilità di sanzionare eventuali inadempienze. Il decreto interviene anche a supporto delle microimprese vulnerabili, colpite dall’aumento dei prezzi dell’energia.

Quali sono gli obiettivi principali e a chi si rivolge – Il decreto Bollette mira principalmente a:

– ridurre gli oneri di sistema per le Pmi, con una conseguente riduzione delle bollette di circa il 20%;

– aumentare la trasparenza e la concorrenza nel mercato energetico;

– fornire bollette chiare grazie all’obbligo di trasparenza imposto ai gestori.

Il decreto si rivolge a:

– imprese, con un focus sulle piccole e medie imprese;

– famiglie e microimprese vulnerabili;

– clienti finali domestici sul mercato libero.

Misure per le imprese – L’art. 3 D.L. 19/2025 riguarda le “Misure di riduzione del costo dell’energia per le imprese”. In particolare, prevede lo stanziamento di 600 milioni di euro per l’anno 2025 per il finanziamento del fondo per la transizione energetica nel settore industriale. Questi fondi provengono da una quota parte dei proventi derivanti dalle aste delle quote di emissione di CO2 dell’anno 2024. Inoltre, viene specificato che, in sede di riparto dei proventi del 2024, non si applica il c. 8 dell’art. 23 D.Lgs. 9.06.2020, n. 47, relativo alla destinazione di risorse al Fondo per la transizione energetica nel settore industriale.

Qual è l’ammontare totale degli stanziamenti previsti dal decreto – Il decreto Bollette prevede uno stanziamento totale di 3 miliardi di euro. Questo stanziamento è suddiviso in 2 parti principali:

– 1,6 miliardi di euro sono destinati alle famiglie;

– 1,4 miliardi di euro sono destinati alle imprese, con un focus sulle piccole e medie imprese. L’art. 3 del decreto-legge prevede, nello specifico, lo stanziamento di 600 milioni di euro per l’anno 2025 per il finanziamento del fondo per la transizione energetica nel settore industriale.

Inoltre, l’art. 4 è destinato alle famiglie e microimprese vulnerabili, con l’obiettivo di contenere il maggior onere sostenuto per la fornitura di gas naturale ed energia elettrica.

Come ARERA aumenta la trasparenza nel mercato energetico – ARERA (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) mira ad aumentare la trasparenza e la concorrenza nel mercato energetico attraverso diverse misure:

– definizione di misure per aumentare la trasparenza e la confrontabilità delle offerte di energia elettrica e gas per i clienti finali domestici sul mercato libero;

– definizione di regole di leggibilità delle offerte e dei contratti, con la previsione di documenti standardizzati che i fornitori di energia elettrica e gas devono utilizzare. Questo deve avvenire entro 60 giorni dall’entrata in vigore del decreto;

– riduzione e semplificazione delle componenti dei corrispettivi applicabili ai contratti al dettaglio di energia elettrica e gas, razionalizzando i parametri di riferimento per la definizione dei corrispettivi stessi.

ARERA stabilisce anche termini e modalità per l’applicazione delle misure previste anche ai contratti già in essere alla data di efficacia del provvedimento stesso.

In caso di inosservanza delle disposizioni, ARERA esercita i poteri sanzionatori previsti dalla legge.

(Autore: Cinzia De Stefanis – Sistema Ratio)
(Foto: archivio Qdpnews.it)
(Foto di proprietà di Dplay Srl)
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