“Tu sì ‘na cosa grande”: la classe ’74 pievigina a Napoli omaggia l’opera di Pesce

La classe 1974 di Pieve di Soligo davanti all’opera di Gaetano Pesce

Nel fine settimana appena trascorso la classe 1974 di Pieve di Soligo ha festeggiato i propri 50 anni con una gita a Napoli, rendendo omaggio anche all’opera di Gaetano Pesce “Tu si ‘na cosa grande”, molto discussa in questi giorni.

“Considerando i 50 anni – racconta Cristian Gai -, non volevamo limitarci alla solita cena ma desideravamo fare qualcosa di più importante. Abbiamo scelto di organizzare una gita a Napoli perché il capoluogo campano rappresenta la goliardia, la felicità e il buongusto”.

“Per noi – continua – vale il detto: ‘Vedi Napoli e poi torni‘ perché speriamo di poter tornare presto in questa città straordinaria. La cena con tutti gli altri la faremo più avanti per dar modo a chi non ha potuto partecipare alla gita di festeggiare comunque questo importante traguardo”.

La classe 1974 di Pieve di Soligo in gita a Napoli

Dopo aver visitato con una guida il centro storico di Napoli, i Quartieri Spagnoli e gli altri monumenti storici della città, il gruppo ha voluto vedere da vicino l’opera dello scultore Pesce, che si compone di due parti: una rappresentazione stilizzata di Pulcinella e il cuore rosso, “innamorato”, ovvero colpito dalla freccia di cupido.

“Non potevamo esimerci dall’andare a fare una foto davanti all’opera di Pesce – conclude Gai -, sulla quale negli ultimi giorni si sono accesi i riflettori nazionali con tante critiche ma anche qualche apprezzamento. Scherzi a parte, un grosso ringraziamento va agli organizzatori della gita e a San Gennaro per averci regalato una giornata di sole e bel tempo che ha accompagnato al meglio questo evento”.

(Autore: Andrea Berton)
(Foto: per concessione di Cristian Gai)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
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