Le cure oncologiche arrivano a domicilio: all’ospedale di Oderzo nasce un’iniziativa all’avanguardia in cui i pazienti non dovranno più recarsi in ospedale per la chemioterapia, ma potranno riceverla direttamente a casa.
Si tratta di un progetto unico in Veneto e tra i primi in Italia, che segna un’importante svolta nella cura dei pazienti.
Grazie ai progressi della medicina, la chemioterapia può essere somministrata sotto forma di pastiglia, rendendo possibile il trattamento domiciliare. Un oncologo, incaricato di monitorare la tossicità della terapia, e un’infermiera specializzata si recheranno a casa del paziente per garantire una somministrazione sicura ed efficace.
A promuovere questo innovativo modello di assistenza sono il Direttore generale dell’Ulss 2, Francesco Benazzi, e il primario di Oncologia dell’ospedale di Oderzo, Stefano Lamon. “Attualmente seguiamo quattro pazienti – spiega il dottor Lamon – ed è un passo fondamentale, perché tutto avviene in totale sicurezza e sotto controllo medico”.
Quello che un tempo sembrava un ostacolo insormontabile è ora una realtà. “Le terapie oncologiche stanno cambiando – continua Lamon – e sempre più pazienti potranno beneficiare di questo approccio domiciliare”.
“Con questo progetto – conclude il direttore Generale Francesco Benazzi – evitiamo ai pazienti oncologici di doversi recare in ospedale, realizzando una vera e propria rivoluzione copernicana nell’assistenza sanitaria”.
(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
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