“Credo che esperienze come questa siano un bello stimolo, perché superi i tuoi limiti, rimanendo in connessione con la natura e con il tuo corpo”.
È ancora fresca l’emozione che traspare dalle parole di Alex Rossi, fisioterapista 48enne di Codogné, un habitué delle gare in acque gelide, dove la temperatura in vasca va al di sotto dei 5 gradi e non c’è la possibilità di gareggiare con la muta.
La scorsa settimana ha agguantato il record italiano ai 500 metri di stile libero, in occasione dei Campionati mondiali di nuoto in acque gelide, svoltisi a Molveno (Trento), dove si sono riuniti più di 700 atleti da oltre 40 Paesi nel mondo.
Tra loro anche un atleta olimpico americano e un’ottantina di italiani.
Rossi si è messo alla prova in ben 5 gare: i 100, 250, i 500 metri a stile libero dove ha sfiorato il podio, ma anche i 50 metri delfino e la gara più importante, i mille metri, ancora una volta a stile libero.
Un impegno, il suo, che lo ha portato a entrare a far parte dell’associazione Iisa (International ice swimming association), che si occupa proprio della promozione di questo sport così particolare.
“Questa era la sesta edizione dei Mondiali. Per me era la terza volta che partecipavo: prima ero stato in Polonia e in Francia, oltre ad aver fatto altre gare in acque gelide – ha raccontato -. Per me è stata un’edizione bellissima, perché ho migliorato i miei tempi in una gara dove la temperatura dell’acqua oscillava tra 1,6 e 2 gradi“.
“Per allenarmi sono andato a nuotare alla piscina Nottoli di Vittorio Veneto, ma anche al lago di Revine Lago, dove la temperatura dell’acqua si abbassa molto – ha proseguito -. Il mio sogno ora sarebbe quello di fare anche a nuoto la traversata della Manica“.
Una tipologia di competizione, quella in acque gelide, sicuramente singolare e nata per caso per Alex Rossi.
“Sono sempre stato uno sportivo e faccio nuoto da diverso tempo, però ho scoperto per caso questa tipologia di sport e questa associazione – ha aggiunto -. È stato un processo graduale di preparazione (ho iniziato prima a stare un minuto in acqua fredda, per poi riuscire ad aumentare i tempi) e ora ho la mia routine di riscaldamento. Poi mi hanno aiutato molto le tecniche di respirazione che mi ha insegnato mia moglie Luciana, maestra di yoga”.
A differenza di quello che si potrebbe pensare, Alex Rossi non si è mai ammalato, facendo queste gare.
“Mi piace tantissimo questo sport: mi fa stare bene fisicamente e mentalmente – ha raccontato – Il freddo non mi fa più paura e posso andare ora in qualsiasi acqua”.
“Quando si fanno queste gare, veniamo sottoposti a diverse visite mediche aggiuntive, poi avviene la fase di recupero in sauna – ha spiegato -. All’inizio si sentono dolori in diverse parti del corpo che, poi, non si percepiscono più: è uno sport che ti consente di conoscere bene il tuo corpo che, pian pianino, si adatta”.
E quali saranno i prossimi obiettivi di Alex Rossi?
“Mi attende una gara in Marocco, poi mi piacerebbe insegnare la preparazione a questo sport: se si è in salute, lo possono fare tutti ed è una questione di allenamento” ha concluso.
A complimentarsi pubblicamente con il suo concittadino è stata anche Jessica Masini, sindaca di Codognè.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: Comune di Codogné)
(Articolo di proprietà di Dplay Srl)
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