Impennavano con le biciclette in mezzo alla strada, mettendo a repentaglio l’incolumità loro e degli automobilisti in transito. Ma quando uno di questi ultimi ha provato a lamentarsi e a riprenderli, è stato apostrofato con male parole, preso a calci e si è visto persino lanciare contro una delle bici “incriminate”.
Ennesimo episodio da condannare a Montebelluna, con protagonista un gruppo di ragazzini con atteggiamenti da “bulletti”. E’ successo intorno alle 19 di oggi, giovedì, in via Roma, all’altezza del Parco Manin.
Immediati i disagi alla circolazione di quel tratto, con gli automobilisti che si vedeva sfrecciare intorno “a ruota alta” questi ciclisti, che, per una stupida sfida ormai purtroppo in voga, si spostavano solo all’ultimo per evitare le auto.
Finché il conducente di una vettura, uscendo da un parcheggio, ha rischiato seriamente di investire uno dei ragazzi. Spaventato e arrabbiato per l’accaduto, l’uomo è sceso dall’auto rimproverando la banda.
Uno dei ragazzini, un minorenne problematico (non residente in città), per tutta risposta ha iniziato a inveire contro il malcapitato automobilista, per poi avvicinarsi con fare minaccioso e sferrargli anche dei calci. Non contento, ha preso anche la bicicletta e l’ha scaraventata contro la vettura dell’uomo, danneggiandola.
Gli altri testimoni della scena, sbigottiti, sono allora intervenuti in soccorso della vittima dell’aggressione, allertando anche i Carabinieri. Arrivati sul posto, i militari del Norm Radiomobile hanno placato gli animi e identificato il ragazzino più esagitato, che è poi stato accompagnato in caserma per gli accertamenti di rito.
Durissimo il commento del sindaco di Montebelluna, Adalberto Bordin: “Un fatto gravissimo, esprimo la mia totale solidarietà all’automobilista aggredito. Mi sono stancato del ‘buonismo’ imperante e mi chiedo solo una cosa: ‘Dov’è la famiglia?’. Dove sono i genitori di questi ragazzi, che si permettono di fare certe stupidaggini che mettono a rischio la loro vita e quella degli altri? In un tempo neanche tanto lontano, prima della legge dello Stato veniva quella della famiglia: la legge dell’educazione impartita in casa. E, se si sgarrava, si pagava un prezzo anzitutto lì. Oggi invece è sempre colpa di tutti, tranne che dei genitori. E io mi sono veramente stancato!”.
(Autore: Alessandro Lanza)
(Foto: per concessione di un partecipante del gruppo fb Vivere Montebelluna)
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