Lo rivelò due anni or sono, mentre la delegazione di Canale d’Agordo, presente all’udienza in Piazza San Pietro, gli rinnovava l’invito a visitare i luoghi del Beato Giovanni Paolo I: Papa Francesco, morto lunedì a 88 anni, si recò nelle Dolomiti.
Era mercoledì 19 aprile 2023: “Papa Francesco – raccontano dalla Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus – salutò brevemente dopo l’udienza generale l’allora sindaco di Canale d’Agordo Flavio Colcergnan, il vice sindaco Massimo Murer, l’assessore Marilisa Luchetta e il direttore Loris Serafini, scambiando qualche simpatica battuta dopo l’invito del sindaco a visitare Canale d’Agordo, soprattutto confessando di essere già stato nelle Dolomiti, ma senza specificare dove”.
Al di là dell’aneddoto sull’arrivo di Bergoglio tra le montagne venete – in un tempo non definito, di certo comunque non durante il suo pontificato -, c’è un filo rosso che lo ha sempre unito al Beato Albino Luciani, sacerdote bellunese, già vescovo di Vittorio Veneto e poi patriarca di Venezia, pontefice per 33 giorni nel 1978 con il nome di Giovanni Paolo I, peraltro ultimo papa italiano.
Qualità umane e spirituali univano i due pontefici: “Innanzitutto il linguaggio. Papa Francesco aveva ripreso lo stile di Giovanni Paolo I nel parlare con parole immediatamente comprensibili, con uno stile giornalistico, diretto, proprio come faceva Gesù – commentano dalla Fondazione canalina -. Questo gli ha permesso di avvicinarsi subito, come papa Luciani, al cuore delle persone più umili”.
“Tutti lo sentivano padre per il suo modo diretto di approcciarsi a loro, proprio come faceva Giovanni Paolo I – proseguono -. La preoccupazione per i lavoratori, per i salari della gente comune, per i diritti di coloro che non hanno voce, per le continue vittime delle guerre è stata la costante dell’impegno pastorale di entrambi”.
Fin dalla sua elezione – conferma la Fondazione, che ha espresso profondo cordoglio per la morte di Francesco – “i sindaci che si sono succeduti a Canale d’Agordo (Rinaldo De Rocco e Flavio Colcergnan) hanno periodicamente invitato papa Francesco a visitare i luoghi natali del suo predecessore, il Beato Giovanni Paolo I: nel 2013, nel 2015, nel 2019”.
Il sentimento di gratitudine della comunità di Canale d’Agordo nei confronti di Bergoglio in queste ore si fa particolarmente forte: “Grazie a lui – dicono -, la causa di canonizzazione ha potuto approdare alla beatificazione, prima con la dichiarazione di venerabilità di Albino Luciani nel 2017, poi con l’annuncio e quindi la proclamazione avvenuta proprio per le sue mani in Piazza San Pietro il 4 settembre 2022”.
La Fondazione Papa Luciani ricorda con dolore anche la scomparsa dell’artista Yan Zhang, 61 anni: “A lui Papa Francesco aveva commissionato l’arazzo della beatificazione di Papa Luciani – concludono -. Yan Zhang, non cristiano ma stimatore del Cristianesimo, è venuto a mancare a Roma venerdì santo 18 aprile 2025, tre giorni prima di papa Francesco e durante i momenti più intensi delle celebrazioni pasquali. Il maestro Zhang era venuto a Canale d’Agordo il 10 settembre 2022 ed era stato accompagnato nel Museo di Papa Luciani dopo aver partecipato a una serata sulla beatificazione nella quale aveva presentato la sua opera”.
Sabato lo sport si ferma per i funerali di Francesco
Il Presidente del CONI Giovanni Malagò ha invitato le Federazioni sportive “a sospendere ogni evento sportivo in programma sabato 26 aprile, nella giornata delle esequie del Santo Padre Francesco, rinnovando altresì l’invito a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche che si disputeranno nell’arco della settimana per onorare la memoria del pontefice”.
Dalla Lega Serie A di calcio – che ha già riprogrammato le partite della 34esima giornata – alle competizioni locali, tutto lo sport renderà così omaggio a Bergoglio.
I volontari veneti della Protezione Civile in servizio alle esequie
La Regione Veneto ha informato che da qui partiranno una trentina di volontari della Protezione Civile che presteranno il loro servizio durante le esequie del pontefice, sabato alle 10.
“Il Veneto è pronto a dare il proprio contributo per garantire un supporto efficiente e ordinato in occasione delle esequie del Santo Padre – commenta il governatore Luca Zaia – Dopo la riunione del Comitato Operativo della Protezione Civile nazionale, e su richiesta del Dipartimento, è stato attivato il sistema delle Colonne Mobili regionali. Anche la nostra struttura di Protezione Civile è coinvolta e sta avviando la ricognizione per garantire la disponibilità di personale e mezzi”.
La richiesta pervenuta prevede “l’impiego di circa 30 volontari al giorno nel periodo compreso tra il 23 e il 27 aprile, oltre alla presenza di un funzionario con compiti di coordinamento”. Il sistema di Protezione Civile regionale è già stato allertato per predisporre la partecipazione alle operazioni, “in pieno spirito di collaborazione interistituzionale e nel rispetto del valore simbolico e spirituale dell’evento”.
“La nostra Protezione Civile è sempre pronta a intervenire nei momenti in cui il Paese chiama – conclude Zaia –. Questo è un momento solenne e storico, e anche il Veneto darà il proprio contributo con professionalità, rispetto e spirito di servizio”.
(Autrice: Beatrice Zabotti)
(Foto: Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus)
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