Omicidio di Preganziol, i vicini della vittima: “Era tranquillo e riservato”

Due quartieri sconvolti per quanto accaduto ieri sera a Preganziol, soprattutto quando questa mattina si è diffusa la notizia che Mauro Pereni, 67 anni, è morto durante l’operazione a cui i sanitari lo hanno sottoposto nel tentativo di salvargli la vita. Ad accoltellarlo al costato, al termine di una giornata di litigi, sarebbe stata Barbara Mazzariol, la donna che da qualche mese viveva con lui.

Pietro Cifonelli, vicino di casa di Mauro Pereni

A Frescada di Preganziol, in via Fratelli Bandiera, non sono abituati a questo genere di fatti di cronaca: al massimo si parla di qualche piccolo furto in abitazione. La presenza dei giornalisti in zona infastidisce i residenti, che preferiscono mantenere un basso profilo.

Chi ammette di aver visto qualcosa racconta di aver notato, ieri sera, l’ambulanza e poi i carabinieri entrare in casa armati. È lì che i militari hanno trovato e arrestato la donna.

Mauro Pereni viene descritto dai vicini come un tipo schivo, spesso solitario e talvolta burbero. “Non lo conoscevo di persona, lo vedevo uscire di casa” racconta Pietro Cifonelli, che abita proprio di fronte al luogo dell’omicidio: “Una volta ero fuori con il cane che ha abbaiato e lui ha iniziato a urlare”.

Alessandro Fadelli

“Lo vedevo passare, ma niente di più. Era una persona che stava sulle sue, uno tranquillo”, aggiunge Alessandro Fadelli, che abita nella casa accanto.

Nessuno in via Fratelli Bandiera sembrava conoscere Barbara, che dopo lo sfratto dalle palazzine Ater del quartiere trevigiano di San Paolo aveva vissuto per un po’ dalla madre, prima di trovare ospitalità da Mauro. Forse proprio la paura di un nuovo sfratto, dopo le continue richieste dell’uomo di lasciare la casa, l’ha spinta a compiere il gesto.

“Mi sentivo minacciata e mi sono difesa”, ha raccontato Barbara ai Carabinieri del comando provinciale di Treviso, che stanno indagando per chiarire i motivi reali della lite. Secondo gli investigatori, entrambi erano alterati dall’abuso di alcol.

Dal quartiere di San Paolo, invece, qualcuno la ricorda bene: “Sì, me la ricordo Barbara”, raccontano alcuni residenti. “Viveva qui fino a qualche anno fa. Faceva fatica a pagare l’affitto e due settimane fa sono venuti a portare via le ultime cose dalla sua abitazione”.

Chi la conosceva e condivideva con lei le difficoltà economiche la ricorda anche per i piccoli gesti di generosità: “Ogni tanto le chiedevo del latte se non lo avevo in casa – conclude una vicina – e lei me lo prestava sempre”.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Related Posts