Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene si raccontano al mondo: una mostra fotografica internazionale a Ratisbona

“È con grande entusiasmo che presentiamo questa prima straordinaria mostra fotografica internazionale itinerante, con National Geographic Germany come media partner, dedicata ai paesaggi naturali e ai borghi delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2019. Grazie all’arte del fotografo meranese Georg Tappeiner, le immagini offrono uno sguardo unico sulla bellezza di questo territorio, raccontandolo con la poesia di scatti che riescono a catturare l’attenzione e l’anima di chi li guarda. Con 50 fotografie di grande formato, questa mostra invita i visitatori a scoprire un paesaggio magico e bucolico in un viaggio che inizia a Ratisbona per proseguire nelle principali capitali europee. L’iniziativa rappresenta un’opportunità unica per valorizzare ulteriormente le nostre colline a livello internazionale con immagini che sono arte, attirando la curiosità di visitatori da tutto il mondo e favorendo una destagionalizzazione dei flussi con risvolti positivi in termini di pressione turistica, grazie ad un pubblico straniero che già ama viaggiare durante tutto l’anno e che, dopo aver osservato le Colline attraverso queste fotografie, le vorrà vedere dal vivo”.

Con queste parole Marina Montedoro, Presidente dell’Associazione per il patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, ha presentato al Castello di Sant’Emmeram dei Thurn und Taxis di Ratisbona, la mostra “Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene Patrimonio dell’Umanità”, che vede come media partner National Geographic Germania.

“La zona è una simbiosi unica di natura, cultura e tradizione secolare – ha commentato Werner Siefer Capo redattore National Geographic Germania -. La tradizione vinicola è un eccezionale esempio di come gli esseri umani e la natura possono lavorare insieme in armonia. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene non invitano solo gli amanti del vino a sperimentarne la bellezza, ma ci ricordano anche quanto sia importante affrontare ciò che riguarda il nostro ambiente con consapevolezza, per preservarlo per le generazioni future”.

La mostra è promossa dai Comuni dell’Area UNESCO, con capofila Pieve di Soligo, con il supporto del Ministero del Turismo e patrocinio della Regione del Veneto, nell’ambito del progetto di “Valorizzazione e promozione turistica del Sito UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene”.

“Pieve di Soligo, come Comune capofila di questo progetto promosso dal Ministero del Turismo italiano, per tutti i Comuni dell’area, è impegnato attivamente a rappresentare e promuovere le nostre Colline patrimonio dell’umanità non solo a livello nazionale ma anche internazionale – commenta il sindaco Stefano Soldan -. Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono un paesaggio unico al mondo, plasmato dall’armonia tra natura e lavoro umano e la mostra fotografica di Georg Tappeiner esalta tutte le caratteristiche che rendono questo territorio straordinario e lo fa con una visione ambiziosa e aerea. Le immagini dall’alto offrono ai visitatori un’anteprima suggestiva della bellezza e del fascino di queste colline. Concepita come evento itinerante, porterà la magia di questo territorio in molteplici luoghi, invitando un pubblico sempre più ampio a scoprire e apprezzare questo straordinario patrimonio. Crediamo fermamente che queste iniziative siano fondamentali per attrarre nuovi visitatori, curiosi di scoprire le nostre tradizioni e il nostro paesaggio unico”.

Gli scatti sono stati realizzati da Georg Tappeiner, che ha riportato la poesia del pittoresco paesaggio in immagini inondate di luce, in parte velanti e tuttavia rivelatrici. Cinquanta motivi di grande formato invitano i visitatori a immergersi in questo territorio dove la natura, in ogni momento e attraverso le stagioni, mostra il suo fascino incantevole, la sua forza arcaica, la sua bellezza senza tempo e la sua intensa fragilità.

“Io, sudtirolese cresciuto tra Merano e Lasa in Val Venosta, circondato da montagne, ho una gran passione per le Dolomiti – racconta Georg Tappeiner -. Le Dolomiti, pur non essendo le montagne più alte del mondo, sono certamente le più belle, come dice Messner. Se invece si parla di colline, allora ‘Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene’ sono le più belle del mondo. Per il loro paesaggio così inaspettato e sorprendente, dolce e selvaggio. Per l’arte del mangiare e bere e soprattutto per la gente meravigliosa che ho avuto occasione di conoscere. Questo lavoro tra le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è stato in tutti i sensi un’esperienza meravigliosa”.

L’inaugurazione è stata anche l’occasione per far conoscere l’enogastronomia trevigiana: è stato previsto un momento di degustazione di piatti tipici a cura dei Cuochi Contadini di Coldiretti, accompagnati dal Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG, presentato dal Direttore del Consorzio Diego Tomasi, espressione del lavoro di generazioni di viticoltori, che con dedizione e maestria hanno plasmato il paesaggio unico delle Colline, intrecciando la bellezza della natura con l’opera dell’uomo.

“Da oltre 60 anni il nostro Consorzio è a fianco delle oltre 3300 famiglie di viticoltori con l’obiettivo di valorizzare la Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG – commenta Franco Adami, Presidente del Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG -. Le nostre colline sono riconosciute quali Patrimonio dell’Umanità e siamo orgogliosi di poterne dare testimonianza in questa sede grazie a questo progetto ed alle immagini scattate dal fotografo Georg Tappeiner. Non dobbiamo dimenticare che le colline rappresentano non solo la storia di un vino, ma anche quella di un territorio plasmato nei secoli dal lavoro di generazioni di viticoltori che hanno perfezionato un modello di sistemazione collinare di grande efficacia, riuscendo a coltivare stabilmente la vite su versanti molto scoscesi, caratterizzati da una struttura geologica complessa, nota come hogback, creando un paesaggio di straordinaria bellezza. Inoltre, le colline di Conegliano Valdobbiadene sono sinonimo di cultura del territorio e consentono lo sviluppo di un turismo attento e responsabile, tipico di chi è in grado di riconoscere ed apprezzare le peculiarità e gli elementi caratterizzanti del paesaggio. È da queste profonde radici che continuiamo ad alimentare il presente della Denominazione Conegliano Valdobbiadene Prosecco e che vorremmo proteggere e sviluppare al meglio il futuro”.

La mostra itinerante, che attraverserà diverse città europee, debutta in anteprima assoluta a Ratisbona, in Baviera, una scelta strategica che valorizza il periodo natalizio, quando la città si anima di turisti attratti dai suoi celebri Mercatini di Natale. Da oggi al 6 gennaio 2025, la mostra sarà ospitata nello storico Museo della Scuderia del Castello, offrendo ai visitatori un’opportunità unica per scoprire le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, patrimonio UNESCO e recentemente classificate al secondo posto nell’Oscar delle Destinazioni tra le mete italiane preferite dai turisti stranieri, secondo un’analisi di The Data Appeal Company in collaborazione con l’Osservatorio Turistico Federato del Veneto. L’iniziativa mira a far conoscere questa straordinaria realtà a un pubblico internazionale, invitandolo a esplorarla dal vivo in futuro.

All’inaugurazione hanno presenziato anche Sergio Maffettone, Console Generale d’Italia a Monaco di Baviera e naturalmente la S.A Principessa Gloria von Thurn und Taxis.

“La mostra – ha sottolineato Maffettone – è un’occasione per parlare del valore di un Paese che pensa al patrimonio. Ci ricorda come è importante preservare luoghi come le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, tutelandone l’identità e lasciandole come eredità preziosa per le generazioni future rappresenta. In un mondo sempre più connesso, gli eventi sottolineano l’importanza delle connessioni culturali e artistiche. Le opere di Tappeiner parlano non solo dell’Italia, ma dell’intero Paese, dell’umanità e del suo rapporto con la terra”.

“L’artista ci regala un singolare omaggio ad un paesaggio, che non ha eguali nella sua bellezza e significato culturale – ha commentato S.A. la Principessa Mariae Gloria Fürstin von Thurn und Taxis. Le dolci colline della zona del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, dal 2019 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, non sono solo un paradiso per intenditori, ma anche una testimonianza dell’interazione armoniosa tra le persone e la natura”.

Da remoto hanno mandato i loro saluti anche la Presidente dell’ENIT Alessandra Priante e il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia, che rispettivamente hanno promosso e dato il patrocinio all’iniziativa.

“Come ENIT – commenta Priante – siamo profondamente orgogliosi di aver sostenuto la promozione di questo paesaggio incantevole, che rappresenta non solo l’eccellenza italiana nel mondo, ma anche un simbolo del legame armonioso tra uomo e natura. Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene raccontano una storia di dedizione, passione e tradizione che si riflette nel loro prodotto più iconico: il Prosecco Superiore DOCG, ambasciatore di convivialità e cultura italiana a livello globale. Questa mostra non è solo un tributo visivo a uno dei paesaggi più affascinanti d’Italia, ma anche un invito a riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare i nostri patrimoni culturali e naturali. Ogni immagine cattura la poesia di queste colline, testimoniando come la bellezza possa trasformarsi in ispirazione e opportunità”.

“Il fiabesco Castello St. Emmeram, Thurn und Taxis a Regensburg in Baviera – ha commentato Zaia – con la sua storica magnificenza, offre la cornice ideale per celebrare e valorizzare il patrimonio delle nostre colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, riconosciute a livello mondiale per la loro eccezionale bellezza paesaggistica e rilevanza storica. Questa mostra fotografica offre a tutti noi la possibilità di esplorare e apprezzare da vicino la straordinaria biodiversità e il paesaggio vitivinicolo che caratterizzano le Colline. È un’occasione per riflettere sull’importanza della conservazione e della valorizzazione del nostro patrimonio culturale e naturale, per rafforzare il legame tra passato e innovazione e, non da ultimo, celebrare la passione di intere generazioni di produttori che, lentamente e con pazienza, hanno letteralmente plasmato questo paesaggio. Auguro a tutti i visitatori – conclude – che auspico possano accorrere numerosi, di vivere un’esperienza indimenticabile, ricca di emozioni e di scoperte. Auspico, infine, che quanto potranno ammirare si traduca ben presto in un viaggio alla scoperta di quanto di bello e buono il Veneto può offrire”.

(Autore: Redazione di Qdpnews.it)
(Foto: Qdpnews.it)
(Articolo e foto di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata

Total
0
Shares
Articoli correlati