“Gary Petrin è morto a causa della malaria”. I consigli dell’Ulss 2 per la prevenzione

Caso di Dengue a Fontanelle

Le analisi effettuate sul corpo di Gary Petrin hanno confermato che l’uomo, trovato privo di vita ieri mattina nella casa di famiglia a Colfosco, è deceduto a causa della malaria. Petrin, insieme alla sorella, era rientrato venerdì dallo Zambia, dove era nato e risiedeva per lunghi periodi. Anche la sorella ha contratto il virus ed è attualmente ricoverata nell’Ospedale “Santa Maria dei Battuti di Conegliano” nel reparto di terapia intensiva.

Nell’Ulss 2 Marca trevigiana i casi di malaria registrati ogni anno sono una ventina e sono frequentemente legati a viaggiatori di ritorno da Paesi africani, dove il virus causa migliaia di vittime ogni giorno. L’azienda sanitaria sottolinea l’importanza della prevenzione per ridurre il rischio di infezione nelle zone endemiche, soprattutto per le categorie più vulnerabili come donne in gravidanza, anziani, bambini, soggetti con malattie croniche e immunocompromessi.

Le persone che viaggiano in queste aree dovrebbero proteggersi dalle punture di zanzara con misure adeguate, come l’applicazione di repellenti e l’uso di abiti lunghi e chiari. È fondamentale prestare attenzione all’uso di prodotti repellenti per categorie particolari, come donne in gravidanza o bambini piccoli, consultando un medico se necessario. L’adozione di zanzariere impregnate di sostanze repellenti e l’eliminazione delle fonti di acqua stagnante possono ridurre significativamente il rischio di punture e di proliferazione delle zanzare.

In caso di necessità, si può ricorrere a interventi chimici o biologici per combattere larve e zanzare adulte. I pazienti già infetti dovrebbero evitare di essere punti per limitare ulteriori trasmissioni. La malaria, se contratta, può essere curata con terapia adeguata, ma è essenziale riconoscerne i sintomi e intervenire tempestivamente per evitare complicazioni gravi o fatali.

Questa malattia, causata da parassiti trasmessi dalle zanzare, non si trasmette da persona a persona tramite contatto diretto. Anche se rara nei climi temperati, la malaria è comune nei Paesi tropicali e subtropicali, con quasi 290 milioni di infezioni e oltre 400 mila decessi ogni anno. I sintomi includono febbre con brividi, mal di testa, dolori muscolari, nausea, vomito e diarrea. Riconoscere tempestivamente queste manifestazioni è cruciale per un trattamento efficace.

(Autore: Simone Masetto)
(Foto: Archivio Qdpnews.it)
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