A volte nelle storie delle persone si tende a guardare solo la copertina, senza conoscere il percorso che ha portato alla costruzione di quella stessa copertina.
Un concetto che potrebbe essere applicato alla vicenda di Brian Sandre, 26enne di Godega di Sant’Urbano, campione di MMA (“Mixed martial arts” – “Arti marziali miste”): un vincente, quindi a giudicare dalla copertina, ma che per diventare tale ha dovuto affrontare un vero e proprio percorso in salita.
E a raccontarlo è stato lo stesso atleta, ospite lo scorso 7 aprile nel programma “I Fatti Vostri”, condotto su Rai 2 da Tiberio Timperi e Anna Falchi.
“Pesavo 140 chili e ne ho persi 50 – la premessa di Brian -. Quando mi guardo indietro, provo una grande soddisfazione per me stesso, ma anche affetto e stima per chi mi ha aiutato”.
“Ricordo che, dai 14 ai 16 anni, ero solo, non avevo un amico ed ero chiuso in me stesso – ha proseguito -. Giocavo a calcio e non ero mai titolare: i miei genitori non si sono mai persi una partita, nonostante non potessi giocare e segnare un goal. I miei genitori non mancavano mai e ho apprezzato molto il fatto che fossero sempre presenti”.
A complicare la situazione, poi, ci sono stati poi i problemi di bullismo, causati dalle classiche persone poco intelligenti che, anziché includere e fare amicizia con gli altri, si focalizzano sul prendere di mira i difetti altrui, senza riflettere sui propri, magari anche più gravi.
Brian Sandre ha quindi dovuto affrontare sia il bullismo psicologico, con prese in giro e nomignoli poco edificanti, sia quello fisico, che gli ha provocato la rottura del setto nasale.
A distanza di anni, però, si è verificato l’incontro con questi bulli i quali, resisi conto del comportamento sbagliato avuto in passato, si sono complimentati con Brian per i suoi risultati sportivi.
“Non avevo la forza di sostenere certi sguardi”, ha ammesso Brian, il quale ha spiegato che il disagio lo ha portato all’abbandono della scuola a 16 anni.
Poi è arrivata la svolta: nel 2017 il ragazzo stava scegliendo cosa mettersi per il matrimonio della zia e, una volta di fronte allo specchio, si è detto: “Questa non può essere la mia vita”, ricordandosi la storia di Thomas Edison il quale, prima di arrivare all’invenzione della lampadina, fece diversi tentativi andati a male.
“Ho iniziato a dirmi ‘Chi vuole, ce la fa’”, ha spiegato. Da lì l’iscrizione in una palestra di arti marziali, a 35 chilometri di distanza da casa, e un cambio dello stile di vita. Allo stesso tempo, il recupero degli anni scolastici persi e il conseguimento del diploma.
“I miei progetti per il futuro? Migliorare giorno per giorno e rappresentare la Nazionale italiana – la sua risposta -. Lo sport mi ha aiutato tantissimo ad aprirmi, a creare delle amicizie. Per la fidanzata? Ci sto lavorando”.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto: I Fatti Vostri – Rai 2. Puntata del 7 aprile 2025)
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