“Vorrei fare una premessa, per non essere frainteso e perché il mio non diventi un caso nazionale: le persone di Pieve di Soligo non sono come quella con cui ho avuto a che fare. Al contrario: in 35 anni sono sempre stato accolto e rispettato“: a pronunciare queste parole è l’assessore pievigino Mohammed Hammouch, originario del Marocco e protagonista di una spiacevole disavventura.
Da sempre coinvolto nel tessuto associativo di Pieve di Soligo, Hammouch ricopre ora un assessorato con delega a Promozione locale, Commercio, Ambiente, Agricoltura e Turismo.
Ma, a quanto pare, il suo ruolo non sembra aver convinto il proprietario di un appartamento del Pievigino, dove la prossima settimana l’assessore avrebbe dovuto trasferirsi con la propria famiglia.
“La mia famiglia si sta allargando e quindi avevo visto questo appartamento, più grande di quello attuale, al quale ero interessato” ha raccontato ma, a pochi giorni di distanza dall’incontro con il proprietario di casa, la possibilità di trasferirsi sarebbe sfumata a causa della nazionalità di Hammouch.
“Questa mattina mi ha chiamato l’agenzia che mi segue, per riferirmi che il proprietario dell’appartamento aveva cambiato idea, in quanto non affitta a persone marocchine – ha spiegato -. Sono rimasto incredulo, quindi ho contattato direttamente questa persona, per capire come effettivamente stessero le cose”.
“Mi ha ripetuto il concetto, in dialetto (che capisco benissimo), che lui non affitta ai marocchini. Questa volta non potevo proprio stare zitto – ha proseguito -. Gli ho consigliato di rivedere il suo pensiero, perché questo atteggiamento non può trovare spazio nel 2025 e, prima di giudicare le persone, bisogna conoscerle e approfondire quelle che sono le loro competenze”.
Un fatto che, alla luce anche del suo impegno politico, Hammouch ha voluto raccontare pubblicamente sui social. “Non potevo stare zitto – ha ribadito -, ma ripeto: questo è un caso, perché le persone di Pieve di Soligo, città che io amo, non sono e non si comportano così. Questa persona mi ha giudicato per la nazionalità, senza conoscermi, e sono rimasto molto meravigliato per quanto accaduto – ha aggiunto -. Una persona ha il diritto di decidere a chi affittare un appartamento, è una libera scelta, ma non può rispondere che con me non lo fa a priori per via della mia nazionalità”.
“Mi sono sempre impegnato nel tessuto associativo e in politica: non potevo non raccontare quanto accaduto” ha concluso.
(Autore: Arianna Ceschin)
(Foto e video: Simone Masetto)
(Articolo, foto e video di proprietà di Dplay Srl)
#Qdpnews.it riproduzione riservata